La volontà dichiarata di Emmanuel Macron, di attualizzare la Carta Europea dei Diritti Fondamentali per includervi il riconoscimento di un “diritto” all’aborto suscita viva inquietudine tra i Vescovi europei.
«Fin dal principio, il processo d’integrazione europea è sempre stato sostenuto e accompagnato da vicino dalla Chiesa», ricorda la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece), presieduta dal cardinale lussemburghese Jean-Claude Hollerich.
Se i vescovi europei sono concordi sull’importanza di difendere e di promuovere i valori dell’Unione europea, essi tengono a sottolineare che
Da un punto di vista giuridico, precisa la Comece,
Andando un poco oltre, la Comece ricorda che
Dal dicembre 2009 e dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la Carta dei Diritti Fondamentali ha la medesima forza giuridica dei trattati. Essa è dunque cogente, per gli Stati membri, e ogni cittadino può appellarvisi in caso di non-rispetto di questi diritti in un testo europeo. Per modificare questa Carta è necessaria l’unanimità degli Stati membri.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]