Siccome l’essere umano è composto di tre dimensioni – corpo, anima e spirito –, esso si realizza pienamente, nella coppia, quando questi tre aspetti vi trovano sistemazione. Non è forse desiderio di ogni coppia, l’unione dei corpi, delle anime e dei cuori?
La festa di san Valentino può essere l’occasione di identificare quale aspetto, nella vostra vita di coppia, è meno curato degli altri, e di rimediarvi spiluccando tra queste diverse proposte.
1Cenetta a due
La cena “a lume di candela” non è di originalità stratosferica, ma il suo contenuto può differire dall’ordinario. Intendiamo per “contenuto” non quel che ci sarà nei piatti, ma il tenore della conversazione. E se anticipaste un pochino questa serata per evitare di ricadere nei soliti argomenti di discussione, come (per dirne una a caso) il rompicapo delle feste di carnevale? Per allargare i temi di conversazione, per osare dire di sé, per scoprire un’altra sfaccettatura del proprio coniuge, per ridere… esistono buoni supporti che vi guideranno nella vostra cenetta a due.
Ad esempio, potreste stabilire a priori un tema della serata: ringraziare, sognare, comunicare… e prepararvi domande, quiz o test da fare insieme. Sarebbe l’occasione giusta per toccare in modo preparato argomenti come la gratitudine, la ripartizione dei compiti, le vitamine della vita di coppia…
2Fuga romantica
La cosa vi tenta, eh? Se poi la fuga fosse verso un posto significativo per la vostra coppia… sarebbe esaltante! Che sia il luogo del vostro incontro, quello in cui è avvenuta “la proposta” o quello in cui vi siete sposati, tornarci e rinfrescare il ricordo dei primi incontri ha un potere benefico sulla coppia.
Lo psichiatra Robert Neuburger lo chiama il “mito fondatore” della coppia, la bella storia che sottolinea gli aspetti improbabili di un incontro tra due esseri. Evocare insieme gli elementi che hanno fondato la vostra coppia contribuisce a stringere i legami, a dirsi che il Caso (ovvero la Provvidenza) ha fatto bene le cose. Una fuga che sia ben lungi dall’essere un colpo di testa, insomma.
3Una serata aperta alla fantasia
Siccome l’intimità di coppia non si riduce alla comunicazione verbale né alle esperienze passate, il San Valentino può essere l’occasione per ravvivare l’intimità dei corpi. La vita di coppia ha bisogno di fantasia, di non logorarsi nella routine: per iniettare fantasia si devono mettere in atto dei gesti, delle parole o delle attitudini per sedurre il proprio coniuge – non lo si dovrebbe mai considerare “acquisito”.
Significa dar prova di una certa creatività erotica che venga a rinnovare l’intimità dei corpi. Significa osare guidare l’altro a scoprire nuove sensazioni e favorire così una complicità più forte, un piacere più completo. Una dimensione carnale che contribuisca alla realizzazione della coppia.
4Una passeggiata insieme
Avete voglia di ritrovarvi e di superarvi insieme? Perché non decidersi a fare una bella escursione, per uscire dalla routine e sudare in due su un sentiero di sassi? Se poi si volesse aggiungere alla cosa un tocco spirituale, e camminare “sotto lo sguardo di Dio”, ci sono molti santuarî che organizzano “pellegrinaggi di san Valentino”. Un’opportunità per parlare, partecipare a catechesi, pregare in due… e tutto nel quadro di magnifici paesaggi.
5Una preghiera insieme
Dopo esservi avvinghiati i corpi e le anime, perché non unire anche gli spiriti? Oltre a essere un impegno rivoluzionario, pregare insieme è anche un bel modo di segnare il San Valentino collocando la propria vita di coppia e di famiglia sotto lo sguardo del Signore, sorgente di ogni amore.
Per le coppie che non sono abituate a rivolgersi col medesimo slancio verso Cristo… c’è sempre una prima volta. Padre Paul Habsburg, che accompagna regolarmente delle coppie, lo assicura:
Il fatto di pregare insieme è più importante del contenuto della preghiera.
Per quanto riguarda il metodo, ai fidanzati indica una pratica piuttosto semplice:
Basta tenersi per mano, chiudere gli occhi e restare in silenzio un minuto. In quest’arco di tempo si apre insieme il “giardino interiore”, si lascia entrare il Giardiniere e gli si dice cordialmente “entra”. È la preghiera più semplice. Poi ci pensa Gesù, il Giardiniere, a operare per rendere la coppia più cristiana e più unita.
6Una veglia di adorazione
Una coppia regolarmente impegnata in serate di adorazione diceva: «Una coppia sola è in pericolo, una coppia che adora è salva». Perché?
Quando gli sposi sono insieme davanti a Gesù Eucaristia e insieme si aprono a lui – spiega padre Paul Habsburg – Cristo può unire in loro ciò che essi stessi non riescono a unire. Gli sposi possono unire i corpi e le anime, ma senza Cristo non possono unire gli spiriti.
Insomma, forse è ora che cominciate a informarvi sulle serate di adorazione accessibili dalle vostre parti, e che invochiate Cristo nella vostra coppia.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]