Il Corriere Buone Notizie rende omaggio ad una generosa volontaria siciliana di 42 anni, Ramona Guzzetta, morta prematuramente a causa di un’emorragia cerebrale.
Ramona, volontaria della Misericordia per 22 anni
La Misericordia di Valledolmo, un piccolo comune della provincia di Palermo, in cui era entrata entusiasta all’età di 20 anni, la piange stringendosi commossa ai suoi familiari ed amici.
Una vita spesa per gli altri
Era nata ad Asti da padre siciliano che, andato in pensione, aveva sentito forte il richiamo della sua terra portando con sé sull’isola tutta la famiglia. Una sua amica ne illumina il carattere allo stesso tempo riservato e determinato:
La preghiera per gli ammalati e i fragili
Profondamente altruista, aveva fatto del volontariato la sua ragione di vita. Era credente, e più volte la settimana frequentava la Chiesa di Maria Santissima della Purità dove andava a pregare per le persone sofferenti e fragili.
Faceva molti sacrifici perché si divideva fra il lavoro di ragioniera, i turni di prima emergenza del 118 e le attività di protezione civile, oltre l’assistenza all’anziana madre molto malata con cui viveva, accudendola amorevolmente.
Ramona, volontaria della Misericordia sempre pronta a donarsi
Nonostante questo importante impegno domestico aveva partecipato a varie missioni, tra cui a l’Aquila per il terremoto del 2009, così come ad Amatrice e Cascia per i sismi occorsi in anni più recenti.
Sempre pronta a donarsi, rispondendo sollecitamente a richieste grandi e piccole, come le sagre e le feste di paese.
Lei c'era sempre
Sembrava solo mal di testa
Ad un certo punto però l’imprevedibile:
Ha donato 11 organi
Il suo smisurato altruismo si è confermato fino alla fine: infatti anche negli ultimi giorni le sue preoccupazioni andavano agli altri, ai pazienti e alle persone che aveva soccorso.
Una estrema sensibilità per la sofferenza umana che ha dimostrato fino al termine della sua vita proiettandosi ben oltre la stessa: ha infatti donato undici organi del suo corpo per poter ridare una speranza a chi non ha altre prospettive di cura se non il trapianto.
L'ultimo gesto d'amore di Ramona
Era questo il suo desiderio più grande impresso chiaramente nella carta di identità. Grazie all’utero di Ramona forse una donna riuscirà finalmente a generare, facendo diventare “madre putativa” anche chi lo ha donato non avendo procreato in vita.
Sarebbe l’epilogo straordinario di una esistenza tutta improntata alla generosità e alla solidarietà, l’eredità più luminosa di una donna semplice dai capelli corti e il sorriso timidamente abbozzato in viso, orgogliosamente vestita con la tutta celeste e gialla della Misericordia.