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Benedizione fai-da-te per una mamma fresca di parto 

PORÓD NATURALNY
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Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 03/02/22
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Benedire una giovane mamma (la propria figlia, nuora, figlioccia…) significa chiedere a Dio le grazie necessarie e opportune nel momento in cui quella vive una duplice natività – quella della propria creatura ma anche la propria… come madre. Una tappa piena di gioie, ma anche di paure.

Alcuni potrebbero restare sbalorditi: le benedizioni non sono riservate a preti e consacrati? Effettivamente no, la Chiesa prevede numerose benedizioni che si possano impartire da parte dei laici. Esse vanno celebrate in famiglia o con gli amici, in funzione di diverse circostanze o tappe della vita. 

Un libro recentemente pubblicato in Francia (Dieu nous bénit, bénédictions de l’Eglise à l’usage des laïcs [Mame]) ce lo ricorda: in forza del battesimo, ogni cristiano può essere da sé stesso «il vettore della benedizione di dio». Come per la benedizione di una madre dopo la nascita del/la figlio/a, perché Dio vegli su di lei e sulla creatura neonata. 

1Qual è il suo senso?

Con la nascita del bebè, la vita cambia da un giorno all’altro. È un autentico sconvolgimento, pieno di gioia e di speranze, ma anche di dubbi e di paure. Questa benedizione ricorda che Dio l’accompagna, in questo momento in cui tutto cambia, nella sua vita, come accompagna il/la bambino/a appena nato/a. La si fa anche quando la madre non può assistere al battesimo della creatura. 

2Perché celebrarla?

La benedizione è l’atto di far entrare Dio nella propria vita, di metterlo nel cuore del quotidiano. “Benedire” significa “dire del bene” (bene e dicere, in latino) di Dio. Benedire una futura madre significa invocare su di lei l’avvolgente amore di Dio. Questa benedizione è un invito a entrare nella nuova tappa della sua vita (sua e della sua famiglia) con fede e speranza. Essa permette di prendere coscienza del fatto che Dio s’impegna al fianco della giovane madre, che Egli veglia su di lei e che non l’abbandonerà mai. 

3In cosa consiste?

La benedizione di una madre dopo il parto si fa normalmente in un contesto famigliare o nel reparto di Maternità. Essa può essere recitata da un laico, da un membro della famiglia o semplicemente da un amico. Una volta raccolta la comunità, la benedizione comincia con il segno della croce. La persona che guida la preghiera prepara la madre e quanti la circondano a ricevere la benedizione. Poi, la stessa persona invita alla lettura della Parola di Dio, scegliendo brani come, ad esempio, 1Sam 1,20.24-28 («Il Signore mi ha donato questo figlio»), 1Sam 2,1-10 (la preghiera di Anna) o ancora Lc 1,67-69 (il Benedictus). 

Perché tutti possano cogliere appieno il senso della celebrazione, il laico che guida la preghiera può completare la lettura col proprio commento e proporre di intonare, ad esempio, il Salmo 127: «Beato chi teme il Signore». A seguire, egli procede all’azione di grazie comune, aggiungendo le invocazioni più adatte alla situazione particolare della madre da benedire. 

4Il testo della benedizione

Ecco il testo della preghiera di benedizione letto, a mani giunte, dal laico: 

Alla fine, la persona che guida la celebrazione implora la benedizione di Dio sulla madre e su tutte le persone presenti, segnandosi e dicendo: 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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