Leggendo della Chiesa Ortodossa Greca, si potrebbe pensare che questa definizione si riferisca ai cristiani ortodossi della Grecia.
Questa terminologia, però, serve spesso a riferirsi a un gruppo più ampio di cristiani ortodossi.
Chiesa Ortodossa Greca
Nel 1054, Papa Leone IX di Roma e il patriarca Michele I Cerulario di Costantinopoli si scomunicarono a vicenda. Questo atto ha portato al grande scisma d'Oriente e Occidente nella Chiesa, durato quasi mille anni.
I cristiani che hanno seguito la leadership di Costantinopoli sono diventati noti come Chiesa Ortodossa Greca. La ragione è la lingua originaria impiegata nella liturgia, come spiega la Catholic Encyclopedia:
“Le Chiese Ortodosse Greche sono Chiese separate da Roma e che seguono il rito bizantino, ovvero il rito sviluppato a Costantinopoli tra il IV e il X secolo. All'inizio, il greco era l'unica lingua di questo rito”.
Col tempo, il rito bizantino è stato tradotto in varie lingue, come il russo e altre lingue slave.
La Chiesa Ortodossa Greca è un'associazione di Chiese “autocefale”, ovvero che si autogovernano.
Il Patriarca di Costantinopoli, attualmente Bartolomeo I, è il leader spirituale di questi cristiani, ma non ha alcun potere di governo sulle “Chiese” individuali.
Chiesa Ortodossa in Grecia e a Cipro
La Chiesa particolare di Grecia ha il proprio arcivescovo, attualmente Girolamo II, arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia e primate della Chiesa ortodossa autocefala di Grecia.
Crisostomo II è l'arcivescovo di Cipro. Entrambe le Chiese si autogovernano, anche se mantengono una certa libertà sotto la leadership spirituale del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I.
In Grecia continuano a prevalere i cristiani ortodossi, ma i cattolici romani negli ultimi anni sono aumentati costantemente.