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Le esperienze passate possono turbare il proprio rapporto amoroso

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Mathilde De Robien - pubblicato il 28/01/22
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All'inizio di una relazione affettiva, le esperienze del passato si insinuano nella nuova storia, e a volte la distruggono. Come curare le vecchie ferite per evitare che tornino ad aprirsi?

Prima figura di attaccamento mancante, paura dell'abbandono, storie d'amore dolorose... Ci sono molte esperienze passate che riteniamo morte e sepolte ma possono riemergere all'improvviso e turbare una relazione che inizia. Identificarle e accettarle permette di superarle meglio.

Tirar fuori gli scheletri dall'armadio

Per riconoscere e comprendere meglio le realtà che possono arrivare anche a perseguitarci, il sito web di appuntamenti Theotokos organizza una videoconferenza in francese. È intitolata Sortir les sorcières du placard, ed è prevista per domenica 30 gennaio dalle 18.30 alle 20.00.

Due esperti in racconti, Christophe de Vareilles e Sandrine Chanfreau, ospiteranno questo incontro, che si propone una reinterpretazione originale de La strega dell'armadio delle scope, di Pierre Gripari, una bella storia tratta da I Racconti di Rue Broca, popolare lettura infantile attraverso la quale si viene invitati a liberarsi dalle vecchie ferite.

Il narratore, il signor Pierre, racconta di aver comprato una casa molto economica, e di aver poi scoperto che era stregata. Una strega abita nell'armadio delle scope, ma esce solo se il signor Pierre canta una certa canzone al calar della sera. Un giorno Pierre canta la famosa canzone, e la strega appare...

Tre schemi di attaccamento

“Le nostre storie d'amore assomigliano a questa casa?”, invita a riflettere Christophe de Vareilles. “Ospitano un'emozione o una ferita del passato che è lì, presente nell'oscurità, per il momento inoffensiva, ma che può anche mettere in pericolo una relazione che si sta costruendo?”

Da ciò deriva l'interesse per la riflessione sul modo in cui le storie precedenti influiscono o meno sul modo di essere con gli altri e sul nostro stile di attaccamento.

Gli psicologi identificano tre schemi di attaccamento nella prima infanzia: attaccamento sicuro, attaccamento ansioso e attaccamento evitativo.

L'attaccamento sicuro si manifesta in un ambiente confortevole, attento e prevedibile.

L'attaccamento ansioso corrisponde a un sentimento di insicurezza costante e di paura dall'abbandono.

L'attaccamento evitativo deriva da una carenza affettiva che provoca comportamenti di distanziamento, temendo una vicinanza eccessiva.

Ricostruire la sicurezza

Si può tuttavia ricostruire la sicurezza, trasformare le proprie convinzioni e i propri atteggiamenti e rimodellare così il proprio modo di essere in una relazione. “Oltre alle esperienze dell'infanzia, possono esserci anche storie d'amore dolorose per le quali non abbiamo vissuto il lutto”, sottolinea Christophe de Vareilles. “Queste storie contaminano le nuove relazioni, facendo nascere pensieri che funzionano come allerta: attenzione, non ti coinvolgere troppo, ricorda che...”

In questo modo, ci si lascia guidare dalle esperienze negative. La chiave allora è “accettare che queste esperienze ci abbiano segnati”, spiega l'esperto, e intraprendere un lavoro di resilienza per “riprendere il controllo su quello che ci accade”.

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