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“No” dei vescovi all’eutanasia in Italia: “E’ cultura dello scarto”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 27/01/22
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Se ne è parlato durante l’assemblea generale della Cei. Tra gli argomenti trattati, anche abusi sessuali, crisi Ucraina, e cammino sinodale

I vescovi italiani rilanciano una dura presa di posizione contro il referendum che può liberalizzare l’eutanasia in Italia. Lo hanno fatto durante i lavori del Consiglio Episcopale Permanente della Cei che si è svolto a Roma, dal 24 al 26 gennaio 2022. A presiederlo è stato il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

La “tentazione insidiosa” 

Grande risonanza ha trovato la preoccupazione espressa dal Cardinale Presidente circa l’iniziativa referendaria che punta a liberalizzare l’eutanasia. «Si profila come omicidio del consenziente, facendo leva su situazioni che richiederebbero ben altro tipo di risposte. In tempi come questi – hanno ribadito i Vescovi – la tentazione della cultura dello scarto si fa ancora più insidiosa e può creare il terreno favorevole all’introduzione di norme che scardinano i presidi giuridici a difesa della vita umana».

“Ritrovare ragioni di vita”

«È nelle situazioni di estrema fragilità che il nostro ascolto si fa accompagnamento e aiuto, necessari a ritrovare ragioni di vita», hanno sentenziato i vescovi, ribadendo il loro secco “no” ad ogni forma di eutanasia.

Tutelare chi subisce abusi 

Circa la piaga degli abusi su minori e persone vulnerabili, il Consiglio Permanente della Cei ha confermato l’impegno – già espresso nella 75a Assemblea Generale Straordinaria (22-25 novembre 2021) – a implementare e rafforzare l’azione di tutela. La ricerca della giustizia nella verità non accetta giudizi sommari. Ma si favorisce sostenendo quel cambiamento autentico promosso dalla rete dei Servizi diocesani per la Tutela dei Minori e dai Centri di ascolto, che vanno sempre più crescendo. 

Come ricordato durante l’Assemblea, «la Chiesa vuole essere sempre accanto alle vittime, a tutte le vittime, alle quali intende continuare a offrire ascolto, sostegno e vicinanza, non dimenticando mai la sofferenza che hanno provato».

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I “rumori” della guerra in Ucraina

i Vescovi hanno aperto l’ultima giornata dei lavori con la celebrazione della Santa Messa per la pace in Ucraina. Al termine, il Cardinale Presidente ha espresso la sua angoscia per i «rumori di guerra che echeggiano intorno a noi» e per l’ipotesi avanzata dai governanti di imboccare «strade senza ritorno». I vescovi si sono uniti alla preghiera di Papa Francesco, affinché cessino i venti di guerra. 

Invito alla vaccinazione

Durante i lavori dell’assemblea, infine, non è mancato un approfondimento sui risvolti pastorali legati alle misure pubbliche di prevenzione e contrasto del contagio Covid-19. Con un nuovo invito al senso di responsabilità e alla vaccinazione.

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