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Hai subito influssi negativi? 10 “mezzi” per la liberazione e la guarigione spirituale

WOMAN, HEADACHE, CONCENTRATION

Disturbi di concentrazione

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 25/01/22
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Dall’Adorazione eucaristica alla preghiera al digiuno, dai sacramentali all’astensione dal peccato mortale

Dieci “mezzi” per una efficace liberazione e guarigione spirituale. Sono necessari sopratutto in momenti della vita particolarmente difficili. Pino di Missaglia e don Marcello Stanzione li scrivono in “Preghiere di guarigione e liberazione nella sofferenza” in pubblicazione per l'editrice Ancilla.

“Un rapporto intimo con Dio”

«Attraverso la preghiera, noi creiamo un rapporto intimo con Dio e in particolare con Gesù e Maria, una relazione profonda che va cercata, amata, curata. Il cammino di guarigione e liberazione è solitamente parallelo e progressivo a quello di vita di grazia, di fede e di santificazione», affermano gli autori. 

Vediamo ora quali sono i mezzi necessari per la liberazione e guarigione spirituale, psichica e fisica di disturbi dovuti a cause di origine “preternaturale”.

1. Riconciliazione con Dio, con il prossimo e con se stessi e astensione dal peccato mortale

Se non si cancellano i peccati, si è in braccio al nemico... e quindi preliminarmente è indispensabile il sacramento della confessione, il perdono di chi ci ha fatto del male e la rinuncia a ogni forma di rancore, odio, vendetta.

2. Vita sacramentale eucaristica

La santa Messa è la più sublime espressione di culto: è il sacrifico del Calvario rinnovato. Una sola Messa rende a Dio maggiore lode e ringraziamento, soddisfa maggiormente per il peccato ed impetra con più efficacia che non tutti insieme gli atti di adorazione di tutte le anime che sono in Cielo, in terra e nel Purgatorio.

LEGNICA

3. Adorazione eucaristica

L’Adorazione eucaristica è la forma di preghiera più sublime, perché nell’Eucarestia si ama e si adora Gesù e la stessa Trinità. Essa ha quindi grandi benefici di guarigione e di liberazione.

4. Vita di grazia e di unione con Dio

Vivere la nostra vita di ogni giorno insieme a Gesù e a Maria, affidando tutto a Loro e sforzandoci per dare il meglio di noi stessi, a maggior gloria di Dio.

5. Santo Rosario

Il Rosario sono quattro corone, 200 Ave Maria, con la meditazione dei misteri gaudiosi, dolorosi, luminosi e gloriosi della Vergine Maria.

Si parla talvolta della monotonia di una formula uniforme così spesso ripetuta. È questa una obiezione senza valore per chi inquadra la pietà come un colloquio filiale con il Padre dei Cieli, con Cristo, con la Madre di Gesù, oltre che nostra Madre, e per chi va a cercare nella successione dei misteri del Rosario le ricchezze soprannaturali dell’anima e della vita della Beata Vergine.

TANIEC I RÓŻANIEC

6. Preghiere di “autoliberazione”

Il cammino di liberazione incomincia da noi stessi e dal nostro cammino di conversione; utilizziamo le preghiere contenute in questo libro.

7. Preghiere di liberazione

Possono essere fatte da gruppi di preghiera del Rinnovamento nello Spirito e del movimento Carismatico Cattolico o da qualsiasi sacerdote.

8. Preghiera personale

Nel tempo della prova e della sofferenza fisica o spirituale, molti scoprono il desiderio di pregare.

Tutta la Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, è per eccellenza il libro della preghiera, del dialogo tra Dio e l’uomo. Da una parte, le parole e le opere di Dio e, dall’altra, le risposte dell’uomo. In questo tessuto dialogico emergono i grandi oranti e amici di Dio e le forme originali di rapporto con Lui, sia individuali che collettive, che sono le grandi preghiere.

9. Digiuno e penitenza

Nel Vangelo Gesù dice: «Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno» (Mt 17,21). E in tutte le apparizioni mariane, Maria ci ricorda: “preghiera, penitenza e digiuno”.

Amico, anche se hai tanto lavoro, comunque puoi digiunare, a meno che il problema che vuoi risolvere non sia una cosa di poco conto. Il digiuno ti unisce allo Spirito Santo e la sua potenza ti è data in abbondanza.

10. Esorcismo e altri sacramentali

Il termine “esorcismo” è una parola estrema- mente carica di valore emotivo: essa suscita paura, accende la curiosità verso realtà misteriose, suscita perplessità ed irrisione come realtà superstiziosa ed arcaica. Per noi cattolici, l’esorcismo è un comando rivolto al diavolo da un prete (delegato dal proprio vescovo), in nome e per la potenza di Gesù Cristo, affinché si allontani e smetta di tormentare i credenti che sono stati redenti grazie alla Passione e alla morte di Cristo. L’esorcismo non è un sacramento, ma fa parte dei sacramentali che nella storia della liturgia hanno avuto varie classificazioni.

Grazie santificante

Mentre i sacramenti sono stati istituiti da Gesù Cristo, i sacramentali vengono proposti dalla Chiesa. I sacramenti santificano per se stessi perché contengono in sé la grazia santificante, mentre i sacramentali santificano nella misura in cui vengono impartiti e ricevuti con fede. I sacramentali vengono definiti dalla riflessione teologica come “segni visibili religiosi, istituiti dalla Chiesa a scopo di culto, a tutela contro gli influssi del demonio e ad incremento del bene spirituale e materiale dei fedeli”.

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