“Cattolici pro-choice, non siete soli”, recita un messaggio in uno dei tanti eventi pubblici organizzati in occasione della Marcia per la Vita di quest'anno.
La cosa non sorprende, visto che in genere c'è una manciata di abortisti che protesta alla marcia annuale, che commemora l'anniversario della decisione della Corte Suprema nel caso Roe v. Wade che ha legalizzato l'aborto negli Stati Uniti.
Ciò che è diverso questa volta è che il messaggio è stato diffuso sulla facciata della basilica del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione, la più grande chiesa cattolica d'America, mentre questa era piena di cattolici pro-vita che assistevano alla Messa e alla Veglia Nazionale di Preghiera per la Vita.
Il messaggio è stato proiettato da un'isola pedonale su Michigan Avenue da un piccolo gruppo di membri del gruppo di sostegno all'aborto Catholics for Choice.
“1 paziente su 4 che abortisce è cattolico”, proclamava un'altra proiezione, questa volta sul campanile, alternandosi con altre come “Stop allo stigma” e “Iniziate ad ascoltare”.
Riferite su Twitter dal reporter del Religion News Service Jack Jenkins, le proiezioni includevano il nome Catholics for Choice. John Becker, portavoce del gruppo, ha confermato ad Aleteia che “è stata opera di Catholics for Choice”.
“Lo abbiamo fatto in tandem con la Marcia per la Vita perché abbiamo pensato che fosse importante mostrare la verità per cui la maggioranza dei cattolici sostiene l'accesso all'aborto, e perché la Marcia per la Vita di Washington attira molto l'attenzione dei media ma non parla per noi”.
Becker ha citato un articolo del Pew Research Center del 2019 in base al quale il 64% dei democratici cattolici crede che l'aborto dovrebbe rimanere legale.
Il cardinale di Washington Wilton Gregory, presidente del consiglio d'amministrazione del Santuario Nazionale, ha affermato in una dichiarazione venerdì mattina che “la vera voce della Chiesa si doveva trovare solo all'interno della basilica del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione la sera scorsa. Lì la gente ha pregato e ha offerto l'Eucaristia chiedendo a Dio di ripristinare una vera reverenza nei confronti di ogni vita umana. Coloro che hanno proiettato delle frasi fuori dall'edificio ecclesiale hanno dimostrato di essere davvero esterni alla Chiesa”.
Il cardinale Gregory ha aggiunto al termine della sua dichiarazione il riferimento a Giovanni 13, 30, il passo del Vangelo in cui Giuda Iscariota lascia l'Ultima Cena per andare a tradire Gesù. Il passo si conclude dicendo “Ed era notte”.
Protesta rispettosa?
Becker ha affermato che il gruppo aveva un permesso per usare l'isola pedonale dall'altro lato della strada rispetto alla basilica per la sua trovata pubblicitaria. “Abbiamo ottenuto tutti i documenti necessari. Era tutto alla luce del sole, e ci siamo assicurati di far tutto in regola e in modo rispettoso”, ha detto parlando della protesta, durata un'ora. L'arcivescovo di San Francisco, Salvatore J. Cordileone, e altri potrebbero non essere d'accordo sul fatto che la protesta si sia svolta “in modo rispettoso”.
“La tentata profanazione è enorme”, ha affermato Cordileone su Twitter. “Diabolica”.
Jenkins ha riferito che lo spettacolo di luci dei contestatori è stato disturbato da almeno un uomo, che ha gridato “Non esiste un cattolico pro-choice” e “I cattolici pro-choice andranno all'inferno”.
In una breve intervista, Becker di Catholics for Choice ha ammesso che il caso Dobbs v. Jackson alla Corte Suprema, che pone una serie sfida alla Roe v. Wade, ha dato maggiore urgenza alla protesta.
“Come chiunque altro nel Paese, siamo certamente consapevoli del caso Dobbs e lo stiamo seguendo”, ha affermato. “Combattiamo questa lotta quasi da quando la Roe v. Wade ha portato a una legge per il Paese, e quindi siamo impegnati fin dall'inizio e sì, l'attuale panorama giudiziario offre un ulteriore senso di urgenza, ma il nostro messaggio resta lo stesso”.
La proiezione, ha dichiarato, è stata messa in atto da “un piccolo gruppo dello staff. È stato intenzionalmente piccolo perché volevamo che il messaggio parlasse da sé”.
Alla Messa all'inizio della Veglia, mentre Catholics for Choice stava proiettando il suo messaggio, l'arcivescovo di William E. Lori di Baltimora ha affermato in un'omelia: “L'aborto è una scelta tragica con conseguenze durature. Ciò che serve in una situazione come questa è una testimonianza d'amore e di vita”.
“La Chiesa non allontana gli uomini e le donne che hanno scelto l'aborto. Cerca di portare luce, guarigione e speranza, testimoniando la bellezza della vita, una donna e un bambino alla volta”.
L'iniziativa di Catholics for Choice non è stata l'unica protesta di questo mese che ha avuto come bersaglio la Chiesa cattolica. Un'organizzazione a favore dell'aborto di New York City sta esortando i suoi sostenitori ad andare alla cattedrale di St. Patrick di Manhattan sabato per disturbare la Messa delle 17.00. “Portate strumenti musicali, pentole e padelle”, indica un messaggio di convocazione su Twitter.