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Il vescovo di Cremona: diano la comunione solo preti e ministri vaccinati

Antonio Napolioni

Mons. Napolioni, vescovo di Cremona.

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 21/01/22
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Le indicazioni di monsignor Napolioni per la diocesi di Cremona, in tempo di covid, seguono quelle della diocesi di Teano

Solo preti e ministri vaccinati a distribuire la comunione: il vescovo di Cremona Antonio Napolioni lo ha chiesto nella lettera inviata a sacerdoti, diaconi e religiosi della Diocesi. 

Nella missiva, il vescovo ha parlato delle necessarie misure anti-Covid qualche giorno dopo le raccomandazioni della segreteria generale della Cei, che hanno suggerito ai religiosi di vaccinarsi per la propria sicurezza e quella dei fedeli (La Repubblica, 19 gennaio). 

Un atto d’amore

Il vescovo invita ad «essere testimoni di fiducia, senso di responsabilità e attenzione al bene comune, compiendo un atto di amore che è costituito dalla vaccinazione anti Covid». Un invito che Napolioni estende anche ai fedeli, in particolare coloro che hanno responsabilità educative e pastorali. 

«Non sto a ripetere le tante motivazioni che giustificano questa richiesta», ha scritto il Vescovo nella sua lettera. «E faccio appello al Sensus Ecclesiae che per noi cristiani dovrebbe essere un ulteriore fattore di discernimento» (La Provincia di Cremona, 19 gennaio).

Le tre condizioni

Monsignor Napolioni ha specificato come «diventa opportuno che i presbiteri, per prestare servizio nelle celebrazioni, abbiano sempre cura di trovarsi in una delle tre condizioni previste dalla legge». Cioè «vaccinazione, guarigione da non oltre 180 giorni, o test negativo. La comunione sia distribuita da ministri vaccinati o si incarichi persona idonea». 

La soluzione alternativa

Il vescovo di Cremona ha poi ribadito chiaramente che vorrebbe «che la Santa Comunione fosse distribuita (e a maggior ragione, portata agli ammalati), da ministri vaccinati. Qualora ciò non fosse possibile, si incarichi ad actum una persona idonea, religiosa o laica, dotata di avvenuta vaccinazione» (FanPage, 19 gennaio).

Il precedente nella diocesi di Teano

Napolioni è stato tra i primi vescovi italiani positivi al covid, nella prima ondata della pandemia. Per lui furono giorni terribili e angoscianti. Ora è sempre tra i primi presuli a stabilire che solo preti e ministranti vaccinati devono distribuire la comunione. La sua lettera segue il provvedimento del vescovo della diocesi di Teano, mons. Cirulli, che già da qualche settimana ne ha stabilito l’obbligo, tra polemiche e persino minacce dei no vax. 

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