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Apple Self Service Repair.

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Umberto Macchi - pubblicato il 18/01/22
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Arriva il kit Apple per riparare l’iPhone da soli

Sì, avete capito bene: Apple venderà kit per far sì che riusciamo a ripararci l’Iphone o il Mac da soli. Non era mai successa una cosa del genere, anche perché Apple è famosa anche per aver sempre limitato la possibilità di riparazione dei suoi prodotti fuori dai circuiti autorizzati. E invece, dal 2022, prima negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo, l’azienda fornirà strumenti e parti di ricambio a chi vuole ripararsi da sé l’iPhone o il Mac.

Il “diritto alla riparazione”

Si tratta di una vera e propria svolta. Infatti, era quanto chiedevano all’azienda, da anni, gruppi di azionisti o associazioni di consumatori: la possibilità del “diritto alla riparazione”, cioè la possibilità per le singole persone di provvedere in autonomia alla sostituzione di eventuali parti difettose dei loro dispositivi senza per forza dover ricorrere a professionisti autorizzati del settore.

Apple ha finalmente lanciato il suo nuovo programma, che si chiama “Riparazione fai-da-te” (“Self Service Repair”), tramite il quale fornire le componenti originali di iPhone e addirittura Mac per sostituire le parti usurate o rotte dei propri device.

Il programma Self Service Repair

Il nuovo programma partirà negli Stati Uniti per arrivare in Europa dal 2022 e “consentirà ai clienti in grado di effettuare le riparazioni, di accedere a componenti e strumenti originali di Apple”, come recita la nota ufficiale. I kit conterranno prima le componenti di iPhone 12 e iPhone 13 e successivamente verranno previste anche le forniture del processore proprietario M1 per i Mac.

Prima verrà data la possibilità di riparare le parti più soggette a danni e logoramenti, come schermi, batterie e fotocamere, per poi allargare anche ad altre tipologie di riparazioni. La novità più interessante è che una volta terminato l’intervento fai da te si potranno restituire le componenti usate ricevendo in cambio un credito da spendere sull’Apple Store. Anche se non è proprio chiaro cosa succederà in caso di cattivo esito della riparazione né come sarà gestita la garanzia nel caso di una riparazione domestica, sulla nota informativa di Apple si legge che: “I clienti coperti da garanzia, AppleCare+ o AppleCare Protection Plan, devono contattare Apple o richiedere assistenza a un fornitore di servizi autorizzato”, e che: “Se una riparazione eseguita al di fuori delle reti di riparazione autorizzate di Apple non ha esito positivo o provoca danni al dispositivo, le riparazioni future presso gli Apple Store, la rete di fornitori di servizi autorizzati Apple e i centri di riparazione, potrebbero essere soggette a costi di assistenza fuori garanzia” come specificato da Cupertino.

Per il momento, inoltre, il programma è stato pensato «per i singoli tecnici con le conoscenze e l’esperienza necessarie per riparare dispositivi elettronici». Chi non ha competenze a sufficienza dovrebbe quindi rivolgersi comunque agli Apple Store per ridurre il rischio di danneggiare il proprio iPhone nel tentativo di ripararlo.

Riparazioni costose?

Da diverso tempo esistono siti e aziende specializzate nella fornitura di strumenti e ricambi per ripararsi da soli i propri dispositivi. Uno dei più famosi e utilizzati è iFixit, che da tempo si batte per il diritto alla riparazione e che pare entusiasta di questa novità, ma ha anche segnalato che per ora il piano di Apple prevede che i ricambi venduti siano esclusivamente quelli certificati dalla società, e che potrebbero quindi essere più costosi di parti sostanzialmente identiche realizzate da altri produttori.

Ai clienti e ai centri di riparazioni terzi sarà data la possibilità di accedere a oltre 200 pezzi di ricambio originali e strumenti per aggiustare i guasti più comuni: i manuali con le indicazioni potranno essere consultati prima di fare l’acquisto, in modo da capire la difficoltà dell’operazione e decidere eventualmente di procedere con una riparazione fatta da professionisti.

Perché questo cambio di rotta?

Non ci sono motivi ufficiali. Sulla decisione hanno probabilmente influito le pressioni degli ultimi anni sul diritto alla riparazione da parte di varie organizzazioni e istituzioni negli Stati Uniti. Apple ha inoltre ricevuto una richiesta da parte di alcuni azionisti, compreso Green Century, un fondo che promuove investimenti in aziende attente all’ambiente. In essa si chiedeva formalmente ad Apple di rivedere le proprie politiche sulle riparazioni fai-da-te: Green Century ha definito un successo la propria iniziativa, anche se Apple ha spiegato che il programma annunciato era già stato sviluppato da tempo.

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