di Joel Calderón
Dio, nella Sua bontà, ci ha dato la vita sperando che quando ci incontreremo con Lui decideremo di abbracciarlo e di amarlo. Anche se vogliamo negarlo, ci inganniamo e Lo ignoriamo, tutti hanno bisogno di Dio.
Il video che condividiamo oggi è molto breve e addirittura sconcertante, ma ha un messaggio profondo. È realizzato dalla Campagna Contro la Vita in Miseria (Campaign Against Living Miserably, CALM), un'organizzazione caritativa registrata in Inghilterra impegnata ad aiutare in modo gratuito, anonimo e confidenziale le persone che vivono delle crisi.
Il nemico invisibile
L'impronta del Creatore è in tutto, e in particolare nel nostro cuore. È importante ricordare la chiamata escatologica che il Padre ci rivolge per entrare nel Suo regno. Siamo stati pensati per l'infinito, pur essendo mortali. Ce lo dice il Vangelo secondo San Marco, 13, 24-32, che ci chiede di stare attenti a quello che ci riserva il futuro.
Un futuro che è promettente, che ha a che vedere con il nostro incontro con il Padre e la vita eterna.
Arrivare alla vita eterna è caro, anche se è al contempo gratuito.
È gratuito perché Dio ha voluto salvarci per amore, e costa perché ha bisogno di una risposta che implica una lotta personale, contro un nemico che spesso non vediamo. Un nemico che assume la forma della tentazione, di debolezze personali e di attacco personale e astuto del male.
Con la guardia alzata, mai soli
Stare attenti ai colpi di questo nemico invisibile è importante, ma lo è ancor di più sapere che in questa lotta non siamo soli.
Anche se spesso i colpi ci colgono alla sprovvista, quando siamo mano nella mano con Dio, la risposta e la capacità di sollevarsi dopo la caduta è diversa. La grazia di Dio è il miglior contrattacco contro quel nemico invisibile che ci può attaccare all'improvviso.
In questo video c'è qualcosa di particolare che non deve passare inosservato: la preparazione come “lottatori”. A volte ci impegniamo molto a mantenere la nostra forma fisica, la salute, il nostro benessere in generale, e questo non è affatto negativo, anzi, ma non possiamo trascurare il nostro spirito, perché il rapporto con Dio è fondamentale.
Ricordiamo ciò a cui siamo chiamati
Ricordare quello a cui siamo chiamati è importantissimo, perché prima che l'umanità peccasse avevamo un rapporto intimo con Dio, ed eravamo in pace con il prossimo e con tutto il creato. Non c'era alcuna lotta da intraprendere.
Rispondere alla chiamata di Dio è splendido, ma bisogna rispondere con saggezza sapendo che nel mondo attuale è difficile mantenere la grazia e abbiamo bisogno di preparare il nostro spirito in modo costante, tutti i giorni della nostra vita.
“Gesù dice che la storia dei popoli e quella dei singoli hanno un fine e una meta da raggiungere: l’incontro definitivo con il Signore” (Papa Francesco)