Ancora una scelta radicale sui padrini e le madrine: adesso ad eliminarli è il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero. «Eravamo arrivati al punto che molti padrini e madrine, durante la celebrazione, non facevano neanche la comunione», spiega il presule a Vatican News (10 gennaio).
“Figure irrilevanti”
«L’ufficio di padrino - afferma con schiettezza - ha perduto il suo significato originario limitandosi a una presenza liturgica puramente formale. (…) Oggi i padrini e le madrine sono diventati figure irrilevanti. Non si sceglie più un uomo o una donna come punto di riferimento per la sua testimonianza di fede».
Sospensione almeno fino al 2024
Ecco perché nella sua diocesi siciliana di Mazara del Vallo, che guida ormai da quindici anni, ha stabilito la sospensione della presenza dei padrini e delle madrine nella celebrazione del sacramento del Battesimo dei bambini, della confermazione e dell’iniziazione cristiana degli adulti. Il decreto sarà in vigore dal 1° gennaio scorso ad experimentum fino al 2024.
Divorziati risposati
«Ci sono stati casi di ipocrisie e di falsità - commenta Mogavero alla testata ufficiale del Vaticano - molte persone, ad esempio, non hanno rivelato la loro condizione di divorziati-risposati o di essere lontani dalla fede e dalla pratica religiosa. Abbiamo notato che tutto era diventato apparenza. E poi c’è da sottolineare che il Codice di Diritto Canonico non impone, nelle celebrazioni, la presenza di un padrino e di una madrina».
“Amichetti di giochi”
Anche la scelta del padrino e della madrina, «veniva fatta in modo emotivo e, a volte, infantile. Più volte - conclude Mogavero - mi è capitato che mi venisse richiesta la dispensa dall’età utile per il padrinato per compagne di classe di dodici anni o per amichetti di giochi. Neanche i cresimandi si rendono conto di qual è il vero ruolo dei padrini e delle madrine».
Le altre diocesi "senza" padrini e madrine
Provvedimenti analoghi di sospensione di padrini e madrine, sono stati adottati nel 2021 nelle diocesi toscane di Grosseto e Pitigliano-Sovana-Orbetello, e in Sicilia nella diocesi di Catania.
Nel 2020, stessa linea ha assunto – ad experimentum – la diocesi di Sulmona-Valva, in Abruzzo. Così come – sempre nel 2020 – anche l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, che ha anche rivoluzionato l’intero percorso di catechesi dei bambini, frutto dell’Assemblea sinodale celebrata nell’anno pastorale 2016-2017, e impostata su un percorso esperenziale, che ha al centro la Messa domenicale (Aleteia, 29 settembre).