Concerto di fine anno al Duse di Bologna
E' il 28 dicembre quando l'orchestra fondata da Matteo Parmeggiani e Tommaso Ussardi arriva all'ultimo brano del concerto "Bollicine", un insieme di brani tra i più celebri e festosi della tradizione viennese e di quella operistica italiana.
Debuttato nel 2013 lo spettacolo musicale è diventato un appuntamento fisso e sempre atteso. Forse perché l'Orchestra di 90 elementi che lo esegue mantiene la promessa dei fondatori: la musica classica non ha spine, si può "toccare", è piacevole, possiamo viverla e godercela tutti.
Lui e Lei
Matteo dirige, Annamaria Di Lauro è il primo flauto dell'orchestra. Prima dell'atteso bis arriva però un'altra richiesta, molto più attesa ma, dichiara la giovane ai microfoni di Sky che già il giorno dopo li hanno intervistati, per niente preventivata.
Da tanto tempo lei domandava a lui "quando ci sposiamo?"; è una cosa molto importante per me, dichiara alla rubrica di Spettacolo della rete.
E lui rimandava sempre; ora è presto, vediamo, sì ma non ora non è il momento. Sto citando a memoria e anche un po' a stereotipo confermato da anni di esperienze vissute e sentite raccontare.
Non fanno spesso così gli uomini? non tutti, non sempre ma spesso. E altrettanto spesso, mi pare di poter dire generalizzando bonariamente, quando si decidono si decidono e non ce n'è più per nessuno e forse a quel punto a vacillare, per l'emozione e la sorpresa, siamo noi donne.
La creazione di una nuova famiglia: che proposta!
Matteo Parmeggiani lo sa e, dichiarando al pubblico di volerlo rendere partecipe "della creazione di una nuova famiglia" (che espressione fantastica, vera, tradizionale, filosofica e teologica insieme), si rivolge alla sua bella augurandosi che non le prenda un colpo.
Lei, che non riesce a nascondere l'evidente meraviglia, si copre, buffissima, col flauto: come i bimbi che quando giocano a nascondino si nascondono dietro ad un alberello magrolino.
Ha detto sì!
Ora sulle spine c'è lei, la recanatese di talento, vincitrice di borse di studio, premi, ruoli primari in orchestre prestigiose; ma davanti al proprio innamorato, alla fine, siamo un po' tutte uguali. Emozione, attesa, senso di una promessa che sta per compiersi (e nessuna ormai abbocca a "e vissero felici e contenti" senza avere ben presente che quella felicità si costruisce, per quella gioia ci si sacrifica, in due).
Quando capisce che non c'è più scampo inizia a sorridere imbarazzata e sopraffatta e accenna ad un romanticissimo gesto in direzione del suo cavaliere ("ti taglio la gola!").
Lei prende l'anello che le offre e risponde di Sì con un bacio.
Adesso è il momento del Bis
Il teatro a partire dai membri dell'orchestra scoppia in urla di gioia e scrosci di applausi; il collega del direttore guadagna il posto di comando a dà il via al Valzer dei Fiori dallo Schiaccianoci di Ciajkovskij.
Perché mettere tutto in piazza?
Tra i moltissimi entusiasti commenti sotto ai post che raccontano la notizia non mancano i critici. Uno su tutti si chiede perchè una cosa tanto bella e intima venga spettacolarizzata.
Perché è la notizia tra le più interessanti che ci siano: è come ha detto lui, stiamo assistendo da testimoni alla creazione di una nuova famiglia.
Questa affermazione è talmente vera che resiste anche anagrammandola: la famiglia è l'inizio della nuova creazione.