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Volontario che accompagna alle terapie i pazienti oncologici: il loro “grazie” mi ripaga di tutto

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 29/12/21
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Alessandro, pensionato milanese 77enne, è da vent'anni volontario della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e si occupa di accompagnare alle terapie i malati di tumore.

La  rubrica Buone Notizie del Corriere della Sera del 26 scorso ci regala la confortante storia di Alessandro, un pensionato milanese 77enne che nello smarrimento generale causato da questa pandemia non ha mai perso di vista la grande verità nascosta nel detto che "fare del bene agli altri fa tanto bene anche a sé". Con l’arrivo all’età di 58 anni del primo rateo della pensione, ha sentito la irrefrenabile spinta a proporsi come volontario della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), che il prossimo 25 febbraio taglierà il traguardo dei suoi primi 100 anni di attività.

Perché ha scelto di diventare volontario della Lilt

Motiva così la sua decisione:

Questo esempio di solidarietà vissuto sulla propria pelle lo ha stimolato a fare nel suo piccolo altrettanto:

Il primo incarico

Così ricorda il suo primo incarico:

Da 20 anni al volante per la Lilt

E invece sono ormai venti anni da quando Alessandro ha fatto partire il contachilometri della sua automobile, accompagnando i malati oncologici a sottoporsi alle terapie percorrendo le strade milanesi e della Lombardia fino all’Istituto Nazionale dei tumori in Via Venezian.

Al nostro pensionato non piace quando qualcuno lo definisce autista, tanto da sottolineare a chi lo sta intervistando:

L'importanza dell'ascolto

I pazienti oncologici sono malati particolarmente fragili, spesso anziani e soli, che affrontano terapie lunghe e dolorose con la paura costante che aumenta ad ogni ennesimo viaggio che li porta verso il luogo di cura.

Non è facile sostenere i pazienti oncologici

I dialoghi che si intessono in macchina ruotano intorno la paura per la malattia, per le sue conseguenze economiche, per gli scossoni che reca all’equilibrio e alla serenità familiare. Non è facile e indolore per gli stessi volontari sostenerli:

"Essere utile a queste persone mi ha dato una grande forza"

In venti anni, di questi accompagnamenti e dialoghi Alessandro deve averne fatti a centinaia, ma non si è mai stancato, anzi:

Oggi per la Lilt accompagna i malati terminali dell'hospice

A 77 anni il nostro volontario è stato costretto a limitarsi nei viaggi di accompagnamento. Attualmente è impegnato al Bassini di Cinisello Balsamo, assistendo i malati terminali dell’hospice. Qui l’impegno è ancora più duro sotto l’aspetto psicologico, non è facile dare speranza quando sperare è proibitivo a causa della estrema gravità della malattia.  

Anche qui il bisogno essenziale che coglie è lo stesso:

Il bene è contagioso

Come testimonia la sua stessa esperienza di volontariato, Alessandro si augura che il proprio esempio possa contagiare:

Non può esserci auspicio migliore nella ricorrenza di questo Natale, vissuto purtroppo sotto il segno di una grave pandemia che rischia di far aumentare esponenzialmente gli  egoismi e l’indifferenza verso chi soffre. 

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