Sull’eco di Bergamo del 17 dicembre scorso viene proposta l'intervista ad una religiosa, Maria Teresa, monaca di clausura del Monastero di Santa Grata a Bergamo Alta, che con chiarezza e semplicità affronta temi di grande interesse per tutti noi, credenti o meno. (ecodibergamo.it)
Sulla scelta della vita di clausura ci sono molti pregiudizi, come ad esempio quello che la motivazione risiederebbe nel voler fuggire dal mondo per evitare gli impegni e le preoccupazioni della vita comune, oggi sempre più difficile e complicata.
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La vita di una monaca di clausura
La suora ci aiuta a conoscere un po' più realisticamente questa esperienza partendo da una frase presente sul loro sito che la descrive come "una vita austera, ma compenso di questa rigorosa disciplina è la pace interiore".
Una definizione che potrebbe far pensare ad una esistenza in cui ci si nutre "a pane e acqua", e trascorsa "al freddo e al gelo" privandosi quasi di tutto.
La giornata di Suor Maria Teresa
Essenziale non deve essere letto come sinonimo di inerzia perché, sempre riportando il pensiero dell’intervistata...
Infatti, prendendo ad esempio se stessa, i ruoli da impersonare sono numerosi: infermiera per le altre 17 consorelle con cui condivide la vita di clausura, cosa che la porta ad uscire con una certa frequenza dalle mura conventuali, archivista e custode dei documenti antichi del monastero, guida per chi viene a visitare la loro chiesa, addetta alla foresteria dove vengono ospitate le persone che vogliono vivere qualche giorno in modo veramente diverso.
Le difficoltà della vita di una monaca di clausura
Tutto comunque lineare, scontato e senza tensioni?
Prega, leggi e lavora
Maria Teresa e le altre sono suore benedettine, per cui seguono la regola di San Benedetto che comunemente viene proposta come “ora et labora”, mentre in realtà suona: “ora lege et labora” (prega, leggi e lavora), perché il fondatore ha introdotto la lectio divina, un lavoro sui testi sacri con lo scopo di rispondere alla semplice ma essenziale domanda: che cosa ci dice questo brano?
Pertanto si alternano impegni di lavoro manuale e incombenze “domestiche” a momenti di preghiera. In linea con le indicazione del salmista: “Sette volte al giorno io Ti lodo”, la prima preghiera viene pronunciata alle 5,30 e l’ultima, la settima, alle 21.
Mettere in pratica la parola di Dio
Lo studio che viene condotto, in rispetto di quel “lege”, è teologico, ma non nel senso sterilmente accademico, bensì come...
La meditazione ti eleva verso Dio
A coloro che oggi, anche in stile un po’ modaiolo, vanno alla ricerca di luoghi isolati per trascorrervi un periodo di meditazione e digiuno, rivolge questa riflessione:
Coltivare una vita verticale
Purtroppo la meditazione in un mondo in cui vige l’imperativo assoluto: "mors tua, vita mea", e che pensa solo a correre non è di casa.
Suor Maria Teresa: cosa dobbiamo riscoprire a Natale
Per cui niente paura, c’è posto per tutti per riscoprire con il Natale un Dio che si è fatto uomo e diventarne testimoni senza essere per forza santi, basta poco. Le parole però sono inutili, si perdono nel vento, c’è bisogno di gente che vive quello in cui crede perché ha scoperto ciò che vale veramente.
"Nel silenzio vedrai che Dio ti parlerà"
E il silenzio può aiutarci a scoprirlo, non quello intimistico, in quanto...
Cosa fa una monaca di clausura? prega e porta tutto il mondo sull'altare
Le suore di clausura vengono reputate dai più anacronistiche e fuori dal tempo nella loro condizione di "emarginazione" volontaria in un mondo dove tutto è superficialmente "social", considerazione a cui suor Maria Teresa risponde così: