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L’angelo custode mise in fuga il demonio e salvò una monaca carmelitana

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 29/11/21
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L’Angelo custode assiste l’anima nelle tentazioni, rappresentandole l’orrore del male in cui il demonio vuole trascinarla

Il demonio si sforza di trascinarci al male. Ispira all’uno l’amore disordinato dei beni della terra. Si compita di sedurre l’altro col pasto della ghiottoneria o dei piaceri illeciti. Eccita questi alla gelosia, alla collera, all’odio, alla vendetta. Porta quegli alle imprecazioni, alle bestemmie, alla disperazione. 

Il demonio cerca le passioni in ognuno di noi. Spia i movimenti del nostro cuore. Sa trovare dei pretesti e degli oggetti che ci mettono in pericolo di cadere sotto la sua tirannia.

L’angelo custode e le tentazioni

L’Angelo custode, invece, assiste l’anima nelle tentazioni, rappresentandole l’orrore del male in cui il demonio vuole trascinarla, mostrandole l’amore di Nostro Signore, i seguiti del peccato, il temibile giudizio di Dio, i supplizi eterni dell’inferno. Spesso anche egli distoglie da lei le occasioni pericolose. “Egli è - dice san Bonaventura - così attivo nel custodirci e nel difenderci contro le suggestioni del tentatore, che questi non può nuocerci che se noi non lo vogliamo”.

Le vessazioni esteriori

Talvolta, su di uno speciale permesso di Dio, il demonio, rivestendo diverse forme, si dona ad ogni tipo di soperchierie e di vessazioni esteriori, e ad ogni tipo di cattivi trattamenti. Anche qui, il buon Angelo custode non manca di intervenire; ve ne dono le prove.

Il demonio al ritiro spirituale

La beata Maria degli Angeli (Torino, 7 gennaio 1661 – Torino, 16 dicembre 1717), monaca carmelitana, ha lasciato questo scritto in merito alle azioni del demonio e dell'angelo custode, da lei subite: 

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