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Cos’è accaduto quando ho inizato ad ascoltare Dio con voce di promessa e non di condanna

GIRL, OPEN ARMS
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Catholic Link - pubblicato il 26/11/21
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Vedo Dio come un castigatore o come un padre che mantiene le sue promesse?

di Sandra Estrada

Le promesse di Dio sono un tema che a volte ci sembra complicato da capire.

Quest'anno mi sono imbattuta varie volte nella parola “promessa”, e la verità è che quello che mi è accaduto forse sta accadendo anche a voi, e per questo vorrei condividere questa riflessione.

Dio, mi chiedi qualcosa di impossibile”

Qualche anno fa stavo uscendo da un'esperienza vocazionale in un monastero e sentivo che Dio mi chiedeva di stare nel mondo, con i giovani, allegri, aperti alle sue meraviglie, camminando insieme a Lui.

Mi ha infastidito molto, perché mi sembrava impossibile: “Dio, non ho amici, non conosco giovani” (ora che ci penso, era come si è sentita Maria quando ha risposto a Dio “Come posso essere madre se non conosco uomo?”).

L'idea di condividere con i giovani era per me così irraggiungibile! Sì, bellissimo, ma dal mio punto di vista irrealizzabile. Dio voleva forse prendersi gioco di me?

È passato un po' di tempo, e ho iniziato ad essere invitata a programmi con giovani di vari Paesi, missioni bellissime.

Ogni volta sembra che si uniscano più amici e incontri che mi fanno pensare: “Dio non mi stava 'ordinando' di fare questo, piuttosto me lo stava 'promettendo'”.

Le Sue promesse sono più grandi delle nostre paure

Erano le Sue promesse, non comandamenti! Erano Suoi doni, non miei sforzi. Dio non pone nel nostro cuore un desiderio per tormentarci o per puro divertimento.

Non dovevo dimostrare a Dio che potevo riuscirci. Non dovevo cambiare per meritarlo, sarebbe stato il dono di Dio a cambiarmi.

Poco tempo fa, mentre parlavo con un sacerdote di come prima mi sentissi più fiduciosa, mi ha detto: “Questo che mi racconti mi sembra più una promessa che una lamentela”.

Solo qualche settimana dopo ho avuto il coraggio di chiedergli perché lo diceva, e mi ha risposto: “Sì, a volte questa lamentela per quello che vorremmo avere è lo Spirito di Dio che ci dice che lo avremo, ma dobbiamo chiederlo e confidare”.

Dio non chiede di non temere: ti promette che non dovrai temere”

CROSS;

Questa frase di Sadie Robertson mi ha commosso profondamente. Dice che vivendo con ansia si è resa conto che Gesù nella Bibbia non ci “ordinava” di non temere, ma ci prometteva che non dovevamo temere perché “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”.

Quante volte leggiamo ciò che dice Gesù come se provenisse da una persona esigente che ci chiede più di quello che possiamo dare!

Mi chiede di confidare e vivo con ansia, mi chiede di perdonare e ho sofferto tanto, mi chiede di camminare in comunità e sono antisociale, mi chiede di dare il meglio nel mio lavoro e procrastino, mi chiede di confidare e vivo depresso...

E se iniziassimo ad ascoltare Gesù con una voce di promessa e non di condanna? E se cominciassimo a confidare più nella Sua grazia e meno nelle nostre debolezze?

Oggi vi esorto a pensare a cosa vi inquieta, a ciò che ritenete impossibile o un compito irraggiungibile.

Quando vi viene in mente pensate: vedo Dio come un castigatore o come un padre che mantiene le sue promesse?

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