Sul canale YouTube Medjugorie tutti i giorni è stata postata la testimonianza di Antonino, un uomo, marito e padre di due figli, che apre il racconto della sua esperienza a Medjugorje con la frase:
La Vergine Maria mi ha salvato veramente dall’inferno perché vivevo una vita d’inferno.
La testimonianza di Antonino: Maria a Medjugorje mi ha sconvolto la vita
Infatti dietro una facciata di persona rispettabile e affezionata alla famiglia si celava una doppia vita: già al matrimonio tra i suoi invitati c'era una delle tante amanti dell'epoca.
Ma questo doveva essere solo l’inizio: poi cannabis, cocaina, pasticche di stimolanti quando andava nei locali, e… tanta tanta lussuria, la droga che lo aveva completamente asservito tanto da frequentare anche ritrovi per scambisti.
La droga che mi aveva più schiavizzato era la lussuria
In questa vita di perdizione riusciva comunque a mantenere nascosta la sua doppia personalità, fino al momento in cui per motivi che non chiarisce nel racconto decide spontaneamente di rivelare alla moglie tutto il marcio di cui è capace.
Scoppia la crisi
La crisi di coppia è ovviamente terribile: iniziano tensioni e ritorsioni fra i due coniugi, con lui che non si sente più di tanto in colpa per ciò che ha fatto. La moglie ad un certo punto, senza anticipare nulla al marito, fa un pellegrinaggio a Medjugorje da cui torna cambiata e rinata.
Mostra una grande serenità, ed invece di restituire al marito pan per focaccia, "porge l’altra guancia" comportandosi in modo per nulla aggressivo, ma anzi molto accudente con lui. Questo atteggiamento lo irrita a tal punto da diventare anche manesco e in una occasione arrivare a sputarle addosso.
Antonino decide di partire per Medjugorje
Ma qualcosa comincia a muoversi in lui. Decide di andare a Medjugorje lanciando una sfida alla Madonna:
Se ci sei fatti vedere, altrimenti combino uno sproposito contro i preti
Questo è il tenore del duello che vuole ingaggiare con la Vergine.
Il sogno prima del pellegrinaggio
Qualche mese prima di compiere il viaggio fa uno strano sogno che ricorderà solo al momento del pellegrinaggio.
Un bambino di nome Raffaele mi accompagnava in una chiesa, all’interno di una cripta dove c’erano molti sacerdoti vestiti di bianco e si recitava il rosario. Poi mi trovo di fronte due colline sassose in mezzo alle quali c’è un burrone pieno di persone che cercavano di risalirle. Un grande masso sta per cadere da una delle colline e io spaventato chiedo a chi mi è vicino come si possa fare per impedirlo. Mi viene risposto che basta che io preghi con questa intenzione e il masso si fermerà, cosa che faccio. Poi dalla chiesa esce mia figlia Noemi che mi salta addosso e mi dice: "papà basta, ora torna a casa".
Quando Antonino comincia a salire il Podbrdo, la collina della Apparizioni, recitando per la prima volta in vita sua il rosario e vede di lato il Križevac, il colle con la grande Croce, riconosce le due sommità che ha visto nel sogno ma tiene tutto per lui: aspetta per tirare le somme di ciò che sta vivendo.
La preghiera di guarigione e la consacrazione alla Madonna
Dopo aver salito il Križevac e aver pregato davanti al Gesù Crocifisso con centinaia di candele accese ai suoi piedi posto al lato della Chiesa di San Giacomo, viene portato da padre Jozo Zovko - il primo religioso che aveva ascoltato incredulo il racconto dei ragazzini veggenti - dove partecipa al rito della preghiera di guarigione e della consacrazione alla Madonna.
La testimonianza di Antonino: a Medjugorje la Madonna mi ha salvato dall'inferno
È in questo preciso momento che Maria lo salva dall’inferno: sente tutto il peso del male che ha fatto a tante persone nella sua vita, e finalmente si pente sciogliendosi in un pianto liberatorio, dopo il quale si sente incredibilmente leggero. Finalmente farà una vera confessione di contrizione dopo quella tentata all’inizio del pellegrinaggio in cui era stato molto arrogante con il sacerdote.
C’è una cosa del sogno che Antonino non riesce ancora a capire, per cui chiede alla Madonna di spiegargli il significato del momento in cui Noemi uscendo dalla chiesa gli si butta al collo e gli chiede di tornare a casa.
Durante la messa a cui partecipa l’ultimo giorno del pellegrinaggio arriva puntuale la risposta. Al momento dell’invito dell’officiante di scambiarsi il segno di pace, si sente tirare da dietro la maglia da una bambina che fino ad allora non aveva visto che gli dice in inglese: “peace”, e lo abbraccia.
Dopo 12 anni "io sono ancora qua"
Adesso tutto torna e può cominciare il cammino per essere un buon cristiano consacrato alla Madonna, consapevole che la strada è lunga e nel percorso si può cadere ma è anche possibile rialzarsi sempre. E, come nella strofa di una canzone di Vasco Rossi: “io sono ancora qua”, Antonino dopo 12 anni è sempre dentro il cammino di fede, è sempre con la Madonna a Medjugorje.