Ho letto con grande piacere l'intervista che Mariella Nava a rilasciato a Corrado Occhipinti Confalonieri su Maria con te. Cantautrice tarantina, classe 1960, da più di trent'anni apprezzata e applaudita dal pubblico e dalla critica per il suo stile artistico, l'eleganza e la sensibilità nella scrittura.
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Mariella Nava: musica e fede
Cominciò a studiare pianoforte all'età di sette anni, un amore grande quello per la musica cresciuto con lei che, nonostante il successo, è rimasta una donna molto riservata, dolce, introversa. L'artista ha raccontato sulle colonne di Maria con te qualcosa di sé e della devozione speciale nei confronti della Vergine Maria, di cui porta anche il nome: Maria Giuliana.
Mariella ha composto brani per gli artisti più famosi del Nostro Paese - Andrea Bocelli, Renato Zero, Lucio Dalla - e duettato con big di fama internazionale.
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A me viene subito in mente "Spalle al muro", scritta per Renato Zero in occasione del Festival di Sanremo del 1991, che comunemente ricordiamo con il titolo "Vecchio". Un brano bellissimo, intenso, struggente.
"Spalle al muro" non sarebbe nata se...
In un video racconta come sono nati i primi versi della canzone che in realtà Mariella stava per buttare persuasa che un brano sulla vecchiaia non potesse interessare nessuno. Ma proprio mentre stava per gettare il foglio sente suonare il citofono. Va ad aprire e dall'altra parte non risponde nessuno, ma dopo pochi secondi sotto la porta trova un depliant di una casa di riposo e interpreta quel piccolo fatto come un segno decisivo per continuare a scrivere.
Per questa sua speciale attenzione ai temi sociali, verrebbe da dire, umani, è stata insignita nel 2015 dell’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
La fede in famiglia
Mariella Nava, nata in una famiglia profondamente credente, ha ricevuto la fede dai suoi genitori: il papà era un maresciallo dell'Areonautica e la mamma una maestra.
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La devozione di Mariella Nava alla Madonna delle Grazie
A Taranto fin da piccina frequenta la parrocchia della Madonna delle Grazie, e racconta che quell'immagine della Vergine la accompagnerà per sempre. Ancora oggi sul comodino della sua camera da letto ne custodisce una copia:
"Prego molto"
La preghiera da sempre accompagna la sua vita "prego molto, cerco sempre questo contatto quasi confidenziale con la Madonna e con Dio" e tutto ciò le infonde una profonda gratitudine. Come scrive don Fabio Rosini infatti: "è l'arte della gratitudine che sconfigge il nero del nostro cuore".
La cantautrice spesso recita anche il Santo Rosario traendone un vigore straordinario:
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"Manifesto a Dio il mio grazie"
La sua ultima canzone si intitola "Povero Dio", ne spiega il senso con queste parole illuminate e illuminanti e soprattutto controcorrente in un mondo come il suo:
E poi:
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Mariella Nava e Giovanni Paolo II
Quel grazie che rivolse anche a papa Giovanni Paolo II quando ebbe occasione di conoscerlo durante un concerto in Vaticano:
E un po' di quella Luce brilla anche nello sguardo di Mariella Nava ma soprattutto nel suo lavoro, perché come scriveva Gibran ne Il Profeta: e ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore; e quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.