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Mattarella premia la prof che insegna ai ragazzi malati di cancro

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 17/11/21
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A Daniela Di Fiore, professoressa presso l'oncologia pediatrica dell'ospedale Gemelli di Roma, è stata attribuita l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana "per la passione, la professionalità e la sensibilità con cui svolge il servizio di insegnamento a favore dei piccoli ricoverati".

La professoressa napoletana Daniela Di Fiore è tra i 33 “esempi civili” premiati  quest’anno dal Presidente Sergio Mattarella, con le onorificenze al merito della Repubblica Italiana.

Questo prestigioso riconoscimento è assegnato a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia. 

Daniela Di Fiore premiata dal Presidente Mattarella

A Daniela di Fiore, 51 anni, è stata attribuita l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana...

Prof. di italiano e storia

Nella motivazione si legge ancora che dal 2010 è professoressa della Scuola in Ospedale: insegna italiano e storia ai ragazzi delle superiori ricoverati nella sezione ospedaliera del Policlinico romano.  

Nella sua esperienza, come ha raccontato a Io Donna nel 2015, ha conosciuto più di 400 ragazzi malati di tumore che, anche attraverso i libri di scuola, testimoniano la loro voglia di vivere (iodonna.it).

I libri di Daniela Di Fiore per sostenere i suoi ragazzi e i genitori

È autrice, con Roberto Ormanni, del libro “Ragazzi con la bandana” e, con Gabriele Manzo, di “Storie di incredibile felicità”.  Il ricavato della vendita dei libri viene devoluto ad Agop (Associazione genitori oncologia pediatrica) Onlus per il progetto “La casa a  colori”, una struttura di accoglienza per i piccoli pazienti del Gemelli e delle loro famiglie.

La sua avventura nel mondo della sofferenza dei minori è iniziata con la richiesta di trasferimento da Napoli a Roma e l’assegnazione nel 2010 all’ITC Piero Calamandrei, sezione ospedaliera.

La prima volta in ospedale

Quando oltre 10 anni fa entrò per la prima volta al Policlinico Gemelli - uno dei 170 ospedali italiani dove si svolge una  regolare attività scolastica, dalle materne, al diploma, per permettere ai piccoli degenti di restare al passo con i loro compagni - si chiese:

"Angelo, mi manca moltissimo"

Molto presto Daniela ha invece scoperto quanto sia importante la scuola per curare l’animo di un bambino malato e, invece di “svignarsela” appena possibile, ne ha fatto il proprio obiettivo professionale e di impegno sociale.  

Del primo giorno, ricorda soprattutto il volto di Angelo: un quindicenne magro, con il pigiama celeste che gli stava tre volte.

Il valore dello studio per i ragazzi ricoverati

A molti di noi viene spontaneo domandarsi come sia possibile trasmettere amore per lo studio a bambini e ragazzi che lottano per sopravvivere in un ambiente così diverso, e non certo in positivo, dalla scuola e dalla propria casa.

Daniela Di Fiore: a spiegare alcuni autori mi trovo in imbarazzo

Daniela racconta come a volte presentando qualche autore si tocchino senza volerlo corde estremamente dolorose.

Il dolore di trovare il letto vuoto

Qual è il momento più difficile da affrontare per un insegnante che svolge la sua opera in contesti simili?

Daniela Di Fiore: i ragazzi sono la mia bussola

Tornando al momento in cui ha avuto la tentazione di rinunciare confida:

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