I capitoli dal 5 al 7 del Vangelo di San Matteo sono noti come Discorso della Montagna. La narrazione inizia con le beatitudini, in cui Gesù esalta l'amore e l'umiltà e sottolinea che, nonostante le difficoltà della vita, chi persevera nella fede troverà ricompensa presso Dio. Nella sequenza del capitolo 5 e nei due successivi, Gesù parla della misericordia del Padre e ci mette in guardia sul fatto di vivere questi insegnamenti.
Concludendo dice:
Partendo da questo passo, possiamo imparare molto. Non basta ascoltare le parole di Gesù. Bisogna fare ciò che ha insegnato per raggiungere una vita piena.
Le opere e la grazia
Un altro aspetto importante è il modo in cui Gesù spiega i suoi insegnamenti. In questo caso, chiarisce che siamo noi a costruire la nostra vita. Dio ci concede la grazia, ma non agisce al posto nostro.
Vale la pena di sottolineare che questa costruzione è realizzata con azioni coerenti con il Vangelo, ovvero praticando l'amore e la misericordia, come spera Gesù. Solo così avremo una casa solida e sicura.
Mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù non è la garanzia di una vita facile, esente da problemi. Sia l'uomo sensato che quello stolto di questo passo del Vangelo hanno affrontato le stesse
difficoltà: “La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa”.
Ricompensa
Quello che cambia è il risultato finale. La ricompensa per chi ascolta le parole di Gesù e le mette in pratica è superare le difficoltà e avvicinarsi alla santità. Chi non pratica l'amore subirà le conseguenze di una vita lontana da Dio.
E se resta qualche dubbio su quale sia la volontà di Dio, basta ricordare un prezioso consiglio di Gesù: