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Cosa significa “costruire la casa sulla roccia”?

KOŚCIOŁY NA SZCZYTACH GÓR
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Mário Scandiuzzi - pubblicato il 17/11/21
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Siamo noi che costruiamo la nostra vita. Dio ci concede la grazia, ma non agisce al posto nostro

I capitoli dal 5 al 7 del Vangelo di San Matteo sono noti come Discorso della Montagna. La narrazione inizia con le beatitudini, in cui Gesù esalta l'amore e l'umiltà e sottolinea che, nonostante le difficoltà della vita, chi persevera nella fede troverà ricompensa presso Dio. Nella sequenza del capitolo 5 e nei due successivi, Gesù parla della misericordia del Padre e ci mette in guardia sul fatto di vivere questi insegnamenti.

Concludendo dice:

Partendo da questo passo, possiamo imparare molto. Non basta ascoltare le parole di Gesù. Bisogna fare ciò che ha insegnato per raggiungere una vita piena.

Le opere e la grazia

Un altro aspetto importante è il modo in cui Gesù spiega i suoi insegnamenti. In questo caso, chiarisce che siamo noi a costruire la nostra vita. Dio ci concede la grazia, ma non agisce al posto nostro.

Vale la pena di sottolineare che questa costruzione è realizzata con azioni coerenti con il Vangelo, ovvero praticando l'amore e la misericordia, come spera Gesù. Solo così avremo una casa solida e sicura.

Mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù non è la garanzia di una vita facile, esente da problemi. Sia l'uomo sensato che quello stolto di questo passo del Vangelo hanno affrontato le stesse

difficoltà: “La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa”.

Ricompensa

Quello che cambia è il risultato finale. La ricompensa per chi ascolta le parole di Gesù e le mette in pratica è superare le difficoltà e avvicinarsi alla santità. Chi non pratica l'amore subirà le conseguenze di una vita lontana da Dio.

E se resta qualche dubbio su quale sia la volontà di Dio, basta ricordare un prezioso consiglio di Gesù:

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