“I nostri lavori mostrano la diffusione delle violenze sessuali nella nostra società”, ha dichiarato il 5 ottobre Jean-Marc Sauvé, presidente della Commissione indipendente sugli abusi sessuali della Chiesa in Francia (Ciase), durante la presentazione del suo rapporto. Anche se la Ciase si è concentrata sugli abusi sessuali commessi all'interno della Chiesa dal 1950, ha reso noto, attraverso uno studio realizzato dall'Inserm (l'Istituto nazionale francese di indagine sulla salute e la medicina), anche le cifre terrificanti degli abusi commessi nella società in generale e in primo luogo in ambito familiare. Di fatto, la metà degli abusi sessuali sui minori ha avuto luogo in famiglia. In totale, 5,5 milioni di persone con più di 18 anni in Francia hanno sperimentato violenze sessuali nell'infanzia. Un fenomeno di massa, visto che una persona adulta su 10 sarebbe stata vittima di abusi da piccola.
Una analisi impietosa della società francese
Sulla scia della Ciase, è stata creata una Commissione indipendente sull'incesto e le violenze sessuali contro i minori (Ciivise) per “permettere alla Francia di coinvolgersi in modo deciso nella protezione dei minori”. “Quello che ha fatto la Chiesa deve farlo tutta la società”, ha dichiarato ad Aleteia Édouard Durand, co-presidente della Ciivise. “Le analisi compiute dalla Ciase derivano e dal lavoro della Ciivise e lo alimentano. Quello che ha fatto la Chiesa creando la Ciase obbliga la società, le istituzioni, religiose o meno, pubbliche o private”.
Lanciata il 23 gennaio 2021 e presieduta da Édouard Durand, giudice minorile, e Nathalie Mathieu, direttrice generale dell'associazione Docteurs Bru, la commissione si incarica di raccogliere le testimonianze delle vittime di violenza sessuale nell'infanzia e di formulare raccomandazioni di politica pubblica nell'orizzonte del 2023.
Dalla formulazione dell'appello ai testimoni il 21 settembre scorso, sono state ricevute più di 3.000 testimonianze di vittime dell'incesto. Secondo la Ciivise, circa un terzo delle testimonianze viene da madri sospettate di manipolare i figli per danneggiare l'ex coniuge accusandolo di incesto. Di fronte agli allarmi di queste madri, la Ciivise ha emesso una prima opinione e formulato tre raccomandazioni: la sospensione dell'autorità genitoriale e dei diritti di visita e alloggio del padre o della madre giudicato/a per violenza o aggressione sessuale incestuosa nei confronti dei figli, la sospensione delle procedure penali per cessazione della patria potestà contro un padre o madre mentre è in corso l'indagine contro l'altro genitore per violenze sessuali incestuose e il ritiro sistematico della patria potestà in caso di condanna.