Il santuario che tante volte lo ha visto peregrinare e in cui è stato volontario, questa volta lo ha visto arrivare camminando con difficoltà, sostenendosi alle spalle dei suoi cari, in un pellegrinaggio convocato a suo sostegno.
Esteban Bullrich, senatore della provincia di Buenos Aires al Congresso Nazionale ed ex Ministro dell'Istruzione, non nasconde la fragilità del suo corpo, con tracce visibili della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che gli è stata diagnosticata nell'aprile scorso. Non nascondendo nulla, dimostra ancora una volta la forza spirituale che gli viene riconosciuta al di là delle discussioni politiche che frammentano l'Argentina.
“In primo luogo l'ho ringraziata per tanto amore. E le ho chiesto una cura per la SLA”, ha raccontato il senatore ad Aleteia dopo il pellegrinaggio riferendosi alla Madonna.
Amore per la Vergine
Profondamente mariano, Bullrich ha parlato del suo amore per Maria e del suo rapporto con lei. “Cerco di essere un bravo figlio. Di offrirle il mio dolore, la mia angoscia, la mia paura. Ci provo, ma non mi riesce sempre. Lei, invece, è sempre disposta ad accoglierli e ad abbracciarmi da grande Madre che è”, ci ha spiegato.
Esteban Bullrich aveva fatto notizia poche settimane fa quando, tornando in presenza alla Camera Alta, ha preso posto ed è stato applaudito come segno di riconoscimento promosso dai suoi avversari politici, che hanno lodato la sua “forza di spirito”, come ha affermato il senatore José Mayans. I protocolli non permettono applausi, ma ne è scoppiato uno così spontaneo e sincero che lo stesso Presidente del Senato, Cristina Fernández de Kirchner, vi si è unita commossa.
Abbiamo chiesto a Bullrich le sue sensazioni quando ha saputo delle catene di preghiera organizzate da persone che non conosce, anche di partiti politici opposti al suo, al che ha risposto che per lui “siamo esseri spirituali”.
“Non importa quanto ci divide, la nostra essenza è comune. E la nostra origine è la stessa. Siamo creature di Dio, e non possiamo sfuggire a quell'amore. Ciò che ci divide è sempre la nostra umanità, quello che ci unisce è la nostra spiritualità”.
Qualche giorno fa era trapelato sui mezzi di comunicazione, e in numerose catene di preghiera convocate sulle reti sociali, che gli era stato inserito un dispositivo gastrico per assisterlo nell'alimentazione per via dei problemi di deglutizione. Nonostante questo, sabato Bullrich non ha voluto mancare a una convocazione lanciata settimane fa, #CAMINOALAVIRGENXESTEBAN, un invito aperto di un gruppo di preghiera che ha organizzato un pellegrinaggio al santuario dell'Immacolata Madre del Divino Cuore Eucaristico di Gesù, nota come Virgen del Cerro, a Salta, per chiedere una grazia speciale per Bullrich.
Vi hanno partecipato pellegrini che si sono uniti in due tappe, una iniziata il giorno precedente con 22 chilometri, l'altra il 30 ottobre con 14. Tra i presenti c'erano anche i suoi figli.
“Questa malattia non mi definisce”
Nell'aprile di quest'anno, rendendo pubblica la diagnosi, Bullrich aveva spiegato come avrebbe affrontato la vita e le nuove sfide:
“Questa malattia non mi definisce. Conduco una vita felice e meravigliosa, e questa sfida mi pone davanti alla necessità di fare più cose e di farle meglio. Ho il sostegno insostituibile della mia famiglia, dei miei amici e della mia équipe. A causa loro e per loro, con il sostegno di Dio, affronterò questo nuovo stato di cose con la certezza che tutto accade per un motivo. Lo verificherò e farò sì che ne valga la pena”.
Con l'aiuto di Maria, una famiglia che sembra caratterizzata da una fede incrollabile e la preghiera di tanti che lo accompagnano, indipendentemente dal fatto di condividere o meno le sue idee politiche, sembra sulla buona strada.