Per l'anniversario della nascita della Beata Chiara Luce Badano, nata a Sassello in provincia di Savona il 29 ottobre 1971, ho ripreso in mano il bel libro che la Fondazione a lei intitolata ha pubblicato per i tipi di Città Nuova Editrice e Edizioni San Paolo nel 2019.
“Nel mio stare il vostro andare. Vita e pensieri di Chiara Luce Badano” fa parlare Chiara attraverso i suoi scritti e pensieri, tessendo una biografia essenziale che sintetizza il suo cammino umano e spirituale.
Figlia unica di Ruggero, camionista, e di Maria Teresa, casalinga, “gente semplice e concreta” che l’avevano attesa per lunghi 11 anni, “e fin da ragazzina le radicarono nel cuore dei valori solidi e antichi, un senso morale basato sui precetti evangelici, e un grande amore per la giustizia e la verità”.
Chiara Luce Badano e l'incontro con il Movimento dei Focolarini
Dimostra subito la sua passione per la natura e lo sport, e la grande sensibilità per i più deboli ed emarginati. A 9 anni l’incontro fondamentale della sua vita: conosce il Movimento dei Focolarini di Chiara Lubich ed entra a far parte dei “Gen3”, sezione del Movimento rivolta ai preadolescenti.
Nel suo primo messaggio del 1980 alla fondatrice scrive:
L'amore per Gesù abbandonato
Nel novembre del 1983, dopo aver partecipato a giugno al primo Congresso Gen3 in provincia di Roma, scrive a Chiara Lubich:
Quasi una premonizione: la risposta alla richiesta di quel "nome" e di quella "Parola" non giungerà subito, ma arriverà puntuale nel momento cruciale dell’avventura terrena di Chiara.
Nelle difficoltà quotidinane: "chiedo un aiuto speciale a Gesù"
Intanto finite le scuole medie a Sassello, va a frequentare il liceo classico a Savona, per cui è costretta ad abbandonare l’ambiente rassicurante in cui viveva fino ad allora per affrontare quello della città, e confrontarsi con il potente condizionamento del materialismo imperante:
In quarta ginnasio il rendimento scolastico peggiora, anche a causa di incomprensioni con un'insegnante di italiano, e arriva senza possibilità di appello la bocciatura: la grande sofferenza che le causa riesce però ad offrirla e affidarla a quel Dio Crocefisso e Abbandonato, ormai diventato il faro che illumina la sua vita.
La malattia
Come i suoi coetanei deve però affrontare le crisi dell’adolescenza che non risparmiano neppure lei, e molte certezze iniziano a tentennare nel turbine spirituale che la investe. Qualcosa di inatteso, terribile e al tempo stesso “salvifico”, viene a questo punto a sconvolgere la sua vita di 17enne.
Durante una partita di tennis avverte i primi forti dolori ad una spalla, che la costringono a sottoporsi ad accertamenti non sempre rispettosi della sua intimità. Scrive ad un amico in quei frangenti:
"Mi sento avvolta in uno splendido disegno"
Presto viene a prendere conoscenza della natura del suo male, un osteosarcoma molto aggressivo, ma arriva quasi a viverlo inizialmente in una prospettiva provvidenziale:
Quando giunge alla consapevolezza della sua estrema gravità, un potente moto di ribellione la scuote: la battaglia spirituale che ingaggia, dopo alcuni minuti si risolve con un rinnovato sì a Dio, e da quell’istante Chiara tirerà dritto verso ciò che l’aspetta.
Scrive ai suoi amici:
Deve affrontare vari interventi sulla colonna vertebrale, cicli di chemioterapia, dolorosi spasmi muscolari ed infine la paralisi delle gambe. Mentre il corpo esprime tutta la sua sofferenza, gli occhi testimoniano l’esperienza di una unità sempre più profonda con Dio.
"Mamma Celeste ti chiedo il miracolo della guarigione"
In alcuni momenti continua umanamente a sperare di poter vincere la malattia, tanto da consegnare una lettera a degli amici in partenza per Lourdes:
Mentre si avvicina il giorno del suo 18esimo compleanno va incontro ad una gravissima crisi dopo la seduta di chemioterapia, ma riesce a superarla tanto da poter ricevere nella casa di Sassello alcuni amici che le regalano a sorpresa un cucciolo di barboncino bianco a cui dà il nome di Briciola, che le sarà di grande compagnia negli ultimi mesi.
È lei a confortare i suoi genitori e gli stessi medici non riescono a spiegarsi la sua serenità, di fronte a dolori terribili per cui ha deciso di non assumere la morfina in modo da rimanere lucida.
Chiara Luce Badano: "vi offro il mio nulla"
Un’antenna parabolica posizionata sul tetto di casa le permette di seguire la giornata mondiale della Gioventù a Santiago de Compostela e poi il Genfest, il grande raduno mondiale del Movimento Gen, di cui continua a seguire anche dal suo letto tutte le iniziative.
Ad una focolarina che è impegnata nell’organizzazione di questi eventi indirizza queste parole:
L'unico momento che possediamo è l'attimo presente
Non potendo più frequentare la scuola riceve lezioni private a casa; in un suo tema di questo periodo troviamo questo passo lucidissimo e profondo:
Chiara Lubich e la scelta del nome
Il 19 luglio 1990 scrive a Chiara Lubich informandola del peggioramento delle sue condizioni di salute e della decisione di interrompere la chemioterapia, oltre a confidarle la percezione che la sua guarigione non rientri nella volontà di Dio, che ha altri piani per lei.
Poco dopo arriva la risposta della fondatrice dei Focolarini:
Chiara Badano vive in questa Luce divina fino al 7 ottobre 1990 quando all’alba la sua anima vola in Cielo, non prima di aver sussurrato a Maria Teresa: “mamma ciao”.
Il suo ultimo messaggio è rivolto alle nuove generazioni:
La beatificazione di Chiara Luce Badano
Ma da allora tante altre fiaccole di Luce si sono accese in tutto il mondo grazie alla folgorante scintilla del suo esempio di vita dedicata a Cristo.
Nel 2001 un giovane triestino colpito da una meningite fulminante guarisce inspiegabilmente e perfettamente: è il miracolo che porta alla sua beatificazione sabato 25 settembre 2010, venti anni dopo la sua morte, in una affollatissima cerimonia sul sagrato di San Pietro.
Papa Benedetto XVI: "Chiara Badano è stata per tutti un raggio di luce"
La settimana successiva, durante una visita a Palermo, Papa Benedetto XVI la cita come esempio di coerenza cristiana, affermando fra l’altro:
Per approfondire: chiarabadano.org