Siete rimasti delusi quando avete chiesto a Dio di eliminare il dolore e la sofferenza dalla vostra vita e Lui non lo ha fatto?
In genere è una delusione quando si prega più che si può chiedendo l'aiuto divino e sembra che Dio ignori la nostra supplica.
Cosa fare in questa situazione?
Nella Lettera a Proba, Sant'Agostino offre alcuni consigli, spiegando che spesso di fronte alla sofferenza non sappiamo pregare:
“In queste tribolazioni dunque, che possono giovare o nuocere, noi non sappiamo che cosa chiedere perché la nostra preghiera sia come si conviene; ma tuttavia, poiché sono prove dure, amare, che ripugnano alla sensibilità della nostra natura, noi preghiamo, con un desiderio comune a tutti gli uomini, che esse vengano allontanate da noi. Ma a Dio nostro Signore dobbiamo (dare) questa prova d’amore: che cioè, se non allontana le prove del dolore, non dobbiamo per questo credere di essere trascurati da Lui, anzi speriamo piuttosto beni più grandi con la santa sopportazione dei mali”.
Dalla preghiera alla delusione
A volte, Dio risponde alle nostre preghiere in modo positivo, alleviando la sofferenza che Gli chiediamo di far sparire.
Ciò, però, non accade sempre, e può portarci alla delusione. Sant'Agostino spiega che Dio permette che ciò avvenga per un motivo:
“Queste cose sono state scritte perché qualcuno per caso non s’inorgoglisca, qualora sia esaudito, quando chiede con impazienza qualche cosa che sarebbe più vantaggioso non chiedere, né si abbatta e disperi della misericordia divina nei suoi riguardi qualora non venga esaudito, quando chiede qualche cosa da cui, ricevendola, potrebbe avere un’afflizione più dolorosa oppure, corrotto dalla prosperità, andare completamente in rovina”.
Come pregare
Sant'Agostino dice che al di sopra di tutto dobbiamo pregare come Gesù ha pregato:
Se Dio ci delude, non dobbiamo vedere il lato negativo, ma aprirci alla santa obbedienza, capendo che le vie di Dio non sono le nostre.
Dio ha un progetto, ma non sempre riusciamo a capirlo.