Chi non si è mai posto davanti a Dio la questione “chi sono?”? Chi è veramente il me che sta dentro di me? Quali valori sono veramente miei? Cos’è che mi avvicina a me stesso? Santa Teresa d’Ávila ha dedicato la sua vita all’esigente ricerca della conoscenza di sé. Nel suo celebre libro Il castello interiore ripete con insistenza che la conoscenza di sé è il lavoro di tutta una vita, dimostrando che la preghiera aiuta nel diventare sé stessi. Lo ha sperimentato Rosalie, 57 anni.
Madre di tre bambini, professionista liberale e laica, impegnata nel Terz’ordine carmelitano dal 2009, è sempre stata alla ricerca di una dimensione interiore. Poi un giorno è scattato qualcosa:
Ecco tre consigli di santa Teresa d’Ávila per diventare sé stessi grazie alla preghiera.
1Appoggiarsi alla preghiera degli altri
Per Rosalie tutto comincia con il trasloco che, col marito e coi tre figli piccoli, ha fatto in una nuova città. Non conosceva nessuno, e fu frequentando il Carmelo femminile di Amiens, non lontano da casa sua, che la giovane madre vide accendersi una lampadina:
Per santa Teresa d’Ávila, il cammino della preghiera passa dalla via della fraternità. È la ragione per la quale la mistica fondava piccole comunità di donne che, imitando il “collegio apostolico”, seguissero Cristo il quale, «proprio Gesù Cristo, sarebbe stato in mezzo a noi» (Vita 32,11). Camminare insieme con Cristo: ecco la raccomandazione della mistica spagnola.
2Avanzare sul cammino delle piccole cose
«Impressionata dalla forza di carattere delle Carmelitane», Rosalie descrive così le tappe fondamentali nel suo cammino di preghiera:
Rosalie consiglia soprattutto di non rimettere in discussione le decisioni anteriori: è il momento di avanzare poco a poco, passo dopo passo, senza tornare indietro. È lì che il Signore è presente. Per santa Teresa d’Ávila, che nelle proprie attività quotidiane sprigionava uno slancio fuori dal normale, era un’evidenza:
3Appellarsi ai santi
I santi sono degli amici a cui si può sempre fare appello, se non si riesce più a pregare. Non si è mai soli:
Ad esempio si può invocare Teresa d’Ávila, per avanzare nell’amicizia con Cristo, «vero amico» con il quale «si può sopportare tutto», perché sempre
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]