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Alla scuola di preghiera di Teresa d’Ávila (5/5): diventare sé stessi

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Marzena Wilkanowicz-Devoud - pubblicato il 15/10/21
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Nel giorno della festa di santa Teresa d’Ávila, che cade il 15 ottobre, Aleteia conclude un breve percorso per mettersi alla scuola della grande mistica spagnola e imparare con lei a pregare meglio. Oggi tre consigli di santa Teresa per diventare sé stessi.

Chi non si è mai posto davanti a Dio la questione “chi sono?”? Chi è veramente il me che sta dentro di me? Quali valori sono veramente miei? Cos’è che mi avvicina a me stesso? Santa Teresa d’Ávila ha dedicato la sua vita all’esigente ricerca della conoscenza di sé. Nel suo celebre libro Il castello interiore ripete con insistenza che la conoscenza di sé è il lavoro di tutta una vita, dimostrando che la preghiera aiuta nel diventare sé stessi. Lo ha sperimentato Rosalie, 57 anni. 

Madre di tre bambini, professionista liberale e laica, impegnata nel Terz’ordine carmelitano dal 2009, è sempre stata alla ricerca di una dimensione interiore. Poi un giorno è scattato qualcosa: 

Ecco tre consigli di santa Teresa d’Ávila per diventare sé stessi grazie alla preghiera. 

1Appoggiarsi alla preghiera degli altri

Per Rosalie tutto comincia con il trasloco che, col marito e coi tre figli piccoli, ha fatto in una nuova città. Non conosceva nessuno, e fu frequentando il Carmelo femminile di Amiens, non lontano da casa sua, che la giovane madre vide accendersi una lampadina: 

Per santa Teresa d’Ávila, il cammino della preghiera passa dalla via della fraternità. È la ragione per la quale la mistica fondava piccole comunità di donne che, imitando il “collegio apostolico”, seguissero Cristo il quale, «proprio Gesù Cristo, sarebbe stato in mezzo a noi» (Vita 32,11). Camminare insieme con Cristo: ecco la raccomandazione della mistica spagnola. 

2Avanzare sul cammino delle piccole cose

«Impressionata dalla forza di carattere delle Carmelitane», Rosalie descrive così le tappe fondamentali nel suo cammino di preghiera: 

Rosalie consiglia soprattutto di non rimettere in discussione le decisioni anteriori: è il momento di avanzare poco a poco, passo dopo passo, senza tornare indietro. È lì che il Signore è presente. Per santa Teresa d’Ávila, che nelle proprie attività quotidiane sprigionava uno slancio fuori dal normale, era un’evidenza: 

3Appellarsi ai santi

I santi sono degli amici a cui si può sempre fare appello, se non si riesce più a pregare. Non si è mai soli: 

Ad esempio si può invocare Teresa d’Ávila, per avanzare nell’amicizia con Cristo, «vero amico» con il quale «si può sopportare tutto», perché sempre 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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