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Le bombe che non esplosero per “miracolo” della Madonna del Pilar

ZARAGOZA
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Maria Paola Daud - pubblicato il 14/10/21
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Due bombe sono ancora visibili nella basilica come testimoni muti dell'evento, che alcuni attribuiscono a un intervento divino

All'alba del 3 agosto 1936, un bombardiere Fokker F-VII dell'esercito repubblicano spagnolo lanciò quattro missili sulla basilica della Madonna del Pilar a Saragozza (Spagna).

Una cadde in una delle strade vicine alla basilica, rimanendo dritta sul selciato, facendo saltare i ciottoli e creando sul terreno la forma di una croce.

Un'altra bomba cadde nella Plaza del Pilar, le altre due sul tetto del tempio, lasciando due fori ben visibili e spargendo esplosivo su tutta la volta.

Una di queste bombe distrusse parzialmente una preziosa cornice dorata di un murale di Goya.

Nonostante i danni, gli ordigni miracolosamente non esplosero. Gli abitanti attribuirono subito l'accaduto a un intervento della Vergine Maria.

Un esperto di artiglieria compilò un rapporto in cui dichiarava che le bombe erano progettate per esplodere al di sopra dei 500 metri, e come testimoniarono varie persone il bombardiere volava sulla città a un'altezza di 150.

Ad ogni modo, i danni furono davvero poco considerevoli, tanto che sono ancora visibili due crepe lasciate dalle bombe, non restaurate nei lavori che si sono susseguiti nel tempo.

Si possono anche vedere due delle quattro bombe, totalmente intatte, vicino alla Santa Capilla, accanto alle bandiere di Messico, Haiti, Costa Rica, Perù ed El Salvador, perché la Madonna del Pilar è patrona dell'ispanicità.

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