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Opportunità e vantaggi offerti dalla tecnologia. Il caso della scuola.

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Umberto Macchi - pubblicato il 12/10/21
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La rivoluzione digitale e il cambiamento di abitudini a scuola e nelle giovani generazioni

Oggi, come sappiamo, la società basa la sua comunicazione soprattutto sulla rete, facendo dipendere la nostra vita dal mondo digitale. Anche l’intrattenimento è fortemente digitalizzato: YouTube ha rimpiazzato i libri (e ora anche la televisione inizia a essere in pericolo). In particolar modo i millennials hanno integrato così tanto il digital nel proprio stile di vita da portarsi dietro una serie di “necessità tech” che invece i più adulti hanno bypassato.

I bambini nascono già con il computer in mano e la rete rappresenta un modo per fuggire dalla realtà, se quella che si vive non soddisfa le nostre esigenze: ecco perché aumentano i casi di abuso digitale da parte dei giovani (ma anche da parte dei più adulti). Questa fuga arriva spesso grazie ai social network, per esempio, che permettono di restare in contatto con gli altri pur “mantenendo le distanze”, ma condividendo parti di vita attraverso video, foto o altri contenuti.

La tecnologia viene spesso usata in modo errato e soprattutto senza moderazione, tuttavia può offrire molte possibilità, come permettere contatti tra persone geograficamente distanti o la condivisione immediata di dati, notizi o documenti. Anche i social network possono essere molto utili, e non solo nocivi, per esempio dando la possibilità di condividere e firmare petizioni importanti. Oppure guardiamo all’utilità dei Podcast: file audio o video che trattano delle materie e degli argomenti più svariati, utili anche per il lavoro o per lo studio. E la tecnologia offre molti vantaggi soprattutto ai più giovani: dall’apprendimento scolastico alla mobilità fino al lavoro svolto da casa. Le nuove generazioni danno per scontato la presenza di una costante connessione a internet e la possibilità di reperire tutte le informazioni che vogliono grazie al loro smartphone.

La didattica, infatti, è uno dei campi in cui le applicazioni digitali possono essere impiegate maggiormente per facilitare l’insegnamento, e un aspetto cruciale è proprio l’utilizzo del computer o del tablet in ambiente scolastico. Questi strumenti stanno sostituendo in parte i libri cartacei e i quaderni, con un notevole risparmio in termini ambientali: una vera rivoluzione per gli insegnanti che erano abituati al cartaceo e che dovranno necessariamente capire come adeguarsi, valutando quali possono essere i benefici di modalità di insegnamento basate su strumenti innovativi.

Inoltre, è opportuno sottolineare come le nuove tecnologie didattiche costituiscano una palestra propedeutica per i giovani che saranno sempre più predisposti allo smart working, nuova frontiera lavorativa che consentirà ai lavoratori di domani di eseguire i propri task anche senza presenza fisica in ufficio, riducendo consumi, tempi e distanze. Resta poi da capire quale sia la “tecnologia buona”, da integrare subito, e quella “meno buona” che può distrarre dall’apprendimento e creare cattive abitudini. La tecnologia infatti è un valido strumento, l’importante è sfruttare le possibilità che ci offre evitando gli eccessi che portano molte persone a essere “computer-dipendenti”.

Condivisione: informazioni, documenti o slide delle lezioni possano essere fruibili contemporaneamente da più utenti accedendo direttamente dal web o dalle applicazioni per smartphone e tablet.

Trasversalità: i software sono in grado di condividere in maniera trasversale le informazioni. Per esempio, le lavagne interattive, se poste in spazi condivisi da più classi, possono essere utilizzate da insegnanti differenti, ottimizzando l’investimento tecnologico realizzato dall’istituto.

Valutazione online: i docenti vedono notevolmente snellito il processo di valutazione. Il vecchio registro cartaceo sta lasciando spazio al registro digitale, che consente di inserire direttamente online la votazione conseguita dallo studente. Questa informazione può essere condivisa con i colleghi e con i genitori, che possono controllare più agilmente l’andamento scolastico dei propri figli.

Ovviamente c’è anche l’utilizzo poco consapevole delle tecnologie a scuola. Un aspetto da non sottovalutare è la perdita della familiarità con la scrittura che, al contrario, è un aspetto fondamentale nella società contemporanea, nonché una diminuzione della capacità manuali a fronte del solo uso del touch. Neanche a dirlo, poi, tra i contro c’è l’abuso della tecnologia, che porta bambini e adolescenti a trascorrere un numero eccessivo di ore di fronte a monitor e schermi. Questa cattiva abitudine si può trasformare in problemi alla vista, problemi posturali legati alla vita sedentaria e alle posizioni poco corrette assunte durante le ore di studio e, naturalmente, in dipendenza. Tuttavia, invece di additare la tecnologia come fonte di dipendenza, dovremmo piuttosto dare la colpa alla nostra poca educazione in materia e all’uso sbagliato che ne facciamo dimenticando una qualità che serve in ogni ambito: la moderazione.

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