A volte può confondere vedere la Chiesa cattolica effettuare nuovi proclami relativi a quello in cui crede.
Il dogma dell'Assunzione di Maria è un ottimo esempio, essendo stato definito recentemente, nel 1950.
Può sembrare quindi una “nuova” dottrina, quando in realtà si tratta solo del fatto che la Chiesa ha definito qualcosa in cui credeva da secoli.
Un monaco del IV secolo, San Vincenzo di Lerino, offre un esempio chiaramente comprensibile in una lettera che figura nell'Ufficio delle Letture della Chiesa.
“Sviluppo significa che ogni cosa si espande per essere se stessa, mentre alterazione significa che una cosa viene cambiata passando da una a un'altra”.
San Vincenzo spiega che lo sviluppo è sempre positivo, l'alterazione no.
La chiave è il fatto che la Chiesa resta la stessa, anche se può sembrare diversa da quando era “bambina”.
L'alterazione, invece, sfigurerebbe la Chiesa e cambierebbe la dottrina per farla diventare qualcosa di completamente diverso.
La lettera di San Vincenzo offre i criteri perfetti per quando i leader della Chiesa si riuniscono per discutere le questioni ecclesiali. Lo sviluppo è positivo e degno di lode, ma l'alterazione, aggiungere o sottrarre qualcosa alle convinzioni, va sempre evitata.