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Francesco Moser: vi racconto il mio legame con la Madonna di Fatima

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 07/10/21
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Il campione di ciclismo rivela a Maria con te, il settimanale del Gruppo Editoriale San Paolo. “Mia madre ne era così devota che decise di chiamare tre dei suoi 12 figli con i nomi dei pastorelli: Lucia, Giacinta e, appunto, Francesco”

Con 273 vittorie è il corridore italiano con il maggior numero di successi. Ma Francesco Moser - 70 anni festeggiati lo scorso 19 giugno – ha nel sangue non solo la passione per le due ruote: «Mia madre mi ha trasmesso la fede in Gesù e nella Madonna. Lei andava a Messa mattina e sera e pregava sempre. Era così devota alla Madonna di Fatima che decise di chiamare tre dei suoi 12 figli con i nomi dei pastorelli: Lucia, Giacinta e, appunto, Francesco». 

Lo rivela a Maria con te, il settimanale del Gruppo Editoriale San Paolo, in edicola dal 7 ottobre. Così, mentre affrontava tornanti in montagna o sfrecciava su qualche pista in giro per il mondo, Moser sapeva che «c’era mia madre a pregare per me perché non cadessi, non mi facessi male. Aveva con la Madonna un filo diretto. Pregava per tutti. Ho anche un fratello, Claudio, che è frate francescano e vive a Toronto, in Canada».

Con le sorelle Lucia e Giacinta, Moser è stato a Fatima, il luogo d’origine del suo nome di battesimo: «Ci sono andato una decina di anni fa. In Portogallo c’era il Campionato del mondo di ciclismo. Ero a Lisbona e loro volevano andare dalla Madonna. Le ho accompagnate volentieri ed è stata un’esperienza molto particolare».

A conferma del legame della famiglia Moser con la Vergine Maria, il dono alla Madonna del Ghisallo, patrona dei ciclisti italiani, della bicicletta con cui Francesco Moser batté il record dell’ora sulla pista di Città del Messico nel 1984: «È stato il parroco di Magreglio, che è da sempre anche il rettore del santuario della Madonna del Ghisallo», conferma Moser, «a chiedermi di portare lì la bicicletta del record. E io ho accettato volentieri».

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