Di Alberto Eugenio Tozzi
Tra il 2020 e il 2021 abbiamo assistito a uno straordinario progresso della scienza, che fino a poco tempo fa sarebbe stato inimmaginabile: in meno di un anno sono stati creati e messi in commercio dei vaccini efficaci e sicuri contro il nuovo Coronavirus.
In passato ci sarebbero voluti molti anni per ottenere questo risultato. E invece nel 2020 l’emergenza sanitaria internazionale ha spinto molti Stati a mettere in campo, insieme, risorse economiche, scientifiche e organizzative che hanno velocizzato tantissimo i tempi di sviluppo del vaccino.
Le sperimentazioni sono state organizzate in modo da risparmiare tempo - senza però saltare nessuno dei passaggi che servono per verificare se un vaccino è sicuro ed efficace. Le procedure burocratiche, che in passato causavano incredibili rallentamenti, sono state snellite e accelerate. Il risultato è che da dicembre 2020 il vaccino contro il Coronavirus è disponibile per tutti gli adulti, e da giugno 2021 anche per i ragazzi sopra i 12 anni.
E ormai i dati parlano chiaro: è grazie ai vaccini che riusciremo a sconfiggere questo virus e a tornare a una vita normale. Ma quanto ci vorrà ancora?
A questa domanda è molto difficile dare una risposta. Ma sappiamo che il tempo è una variabile fondamentale: prima ci vacciniamo, meglio è. Probabilmente nel prossimo futuro, anche se il Coronavirus continuerà a circolare, potremo sopportarlo proprio in virtù della vaccinazione.
Vediamo il perché.
Innanzitutto, sappiamo che chi ha fatto il vaccino ha basse probabilità di ammalarsi di Coronavirus, e di trasmetterlo ad altre persone. Ma sappiamo per certo anche che il vaccino protegge quasi al 100% dalle forme gravi di malattia. In altre parole, i vaccinati possono prendere il virus ma, tranne rarissime eccezioni, non finiranno in ospedale, e soprattutto non finiranno in terapia intensiva e non moriranno.
Questo è importante soprattutto per quelle persone che corrono maggiori rischi di sviluppare forme gravi di COVID-19, in particolare gli anziani, e le persone già malate - inclusi gli adolescenti con malattie croniche (per questo, è importante che i ragazzi con malattie croniche facciano il vaccino al più presto, perché possono ammalarsi in maniera grave a causa del Coronavirus, ma possono fare il vaccino tranquillamente, senza nessun rischio in più rispetto ai compagni sani).
C’è un’altra ragione per la quale è importante vaccinarsi presto. Molti tipi di virus, replicandosi velocemente (come quando circolano molto) possono sviluppare delle mutazioni del loro codice genetico. Alcune di queste mutazioni possono, ad esempio, renderli più contagiosi. Si tratta delle cosiddette “varianti”.
La variante Delta, che sta circolando in questo periodo, è contagiosa e riesce a circolare di più nei più giovani. Ora, se ci vacciniamo tutti, e al più presto, il virus avrà meno possibilità di circolare e quindi di mutare, e per questo sarà meno probabile che emergano delle varianti pericolose.
Per ora sappiamo che il vaccino funziona anche contro la variante Delta - anche se leggermente di meno rispetto alle varianti precedenti. In particolare, anche nel caso della variante Delta, chi è vaccinato ha meno probabilità di avere una forma grave. Non solo: se pure le persone vaccinate dovessero contrarre l’infezione, il vaccino fa sì che siano meno contagiose (cioè trasmettano di meno il virus ad altri) rispetto alle persone non vaccinate.
Anche grazie a questo il vaccino ci permetterà di contenere questa epidemia in futuro. Tuttavia, dato che è comunque possibile che un vaccinato trasmetta il Coronavirus, è importante continuare a portare la mascherina sempre, soprattutto nei luoghi chiusi e affollati.
In conclusione, purtroppo non è ancora tempo di tornare alla vita che facevamo prima della pandemia. Ma siamo sulla buona strada. Non sappiamo ancora quanto ci vorrà, ma prima ci vacciniamo tutti, prima il virus smetterà di circolare.