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“Spirito di Dio”, il serafino che dava consigli a Madre Maria sant’Agostino

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 02/10/21
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La beata Maria Caterina Ruel, fondatrice delle Oblate in Francia, dopo una vita di piaceri ebbe un “incontro” speciale con uno spirito celeste

Un serafino entra nella vita di Maria Caterina Ruel (1632-1668), che diventerà la fondatrice delle Oblate in Francia con il nome di Madre Maria sant’Agostino. La presenza "fisica" dell’angelo cambierà l'esistenza di questa donna. 

Nel 1813, Maria Caterina Ruel non pensa che a divertirsi. La ragazza ha appena quattordici anni, la Francia viene dall’essere liberata dalla tirannia di Napoleone e la  monarchica città di Marsiglia, già incline a divertirsi alla minima occasione, si stordisce nelle feste ed i balli popolari. 

Maria Caterina non è comunque meno pia, ed un giorno va a confessarsi: sicuramente, ella non si attendeva la rampogna che le rivolge il sacerdote. 

Cosa, quelle risa, quelle danze innocenti sarebbero dei peccati, la trascinerebbero verso un male più grande? Ella non può crederlo. 

Come ella compie la sua penitenza, si sente venir meno: davanti a lei,  una terribile visione dell’inferno si è rivelata, lo spazio di un lampo, ma così impressionante ch’ella crede essere giunta la sua ultima ora. Appena la visione si è cancellata, l’adolescente vede vicino a lei un personaggio maestoso. Egli si presenta – è un serafino e si chiama Spirito di Dio, Provvidenza di Dio – e l’informa che starà oramai in permanenza ai suoi fianchi. Ella lo vedrà in ogni istante.

Il serafino, che si chiama sua Guida, intraprende la sua educazione. Per degli anni, egli si applica ad inculcarle i tre amori che ella deve coltivare nel suo cuore: l’amore pratico della purezza verginale, l’amore disinteressato della volontà di Dio, l’amore costante ed effettivo delle croci e delle sofferenze. Convertita dalla sua mondanità, Maria Caterina cerca la sua strada. Ella è dapprima istitutrice, poi sarta a domicilio, ed il serafino le suggerisce di insegnare ai bambini poveri. Poi la chiama a riunire intorno a lei una comunità di pie ragazze. 

Nel 1822, le annuncia la visita della Vergine Maria che, al momento di un’apparizione. E le mostra un convento che ospita una congregazione di suore ch’ella dovrà porre sotto il termine dei Santi Nomi di Gesù e Maria: ella sarà dunque fondatrice. Siccome lei esita, il serafino la conduce presso padre Eugenio di Mazenod, nipote del vescovo di Marsiglia, che viene dall’istituire a Aix-en-Provence gli Oblati di Maria Immacolata. 

Il sacerdote incoraggia la ragazza e la invita a stabilire la sua casa madre a Marsiglia. Fondata nel 1823, la congregazione è approvata definitivamente nel 1828. La nuova famiglia religiosa si pone sotto la protezione del serafino che continua ad assistere visibilmente Maria Caterina, diventata madre Maria Sant’Agostino, e che l’accompagna nel suo cammino interiore. Egli sarà presente al momento del suo matrimonio mistico, la sosterrà quando riceverà le stigmate, la illuminerà nel governo delle sue religiose, la protegger quando il demonio si accanirà contro di lei. 

Non la lascerà, compiuta la sua missione, che al momento della sua morte, alla quale egli l’avrà preparata, il 26 luglio 1874.

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