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Togo: i Vescovi preparano le barricate dopo la chiusura dei luoghi di culto

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Messa celebrata a Lomé (Togo).

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Agnès Pinard Legry - pubblicato il 28/09/21
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I presuli togolesi hanno denunciato «la sistematica chiusura dei luoghi di culto» imposta dal governo del Paese a partire da questo 17 settembre. Presentata come una misura volta a lottare contro la diffusione del Covid-19, la decisione traduce a giudizio dei Vescovi un misconoscimento della realtà «psicologica, antropologica, sociale e spirituale» della pandemia.

La libertà di culto è nuovamente messa alla prova dal Covid-19. Dal 17 settembre tutti i luoghi di culto del Togo sono chiusi per far fronte «all’inquietante fiammata della pandemia» di Covid-19 nel Paese. Reagendo a ciò, i Vescovi del Togo hanno denunciato, sabato 25 settembre, la chiusura generalizzata, e hanno rimproverato al potere politico di ignorare il parere delle autorità religiose. In un comunicato i Pastori hanno sottolineato: 

Secondo i Vescovi, 

Per quanto riguarda il pass sanitario, alcuni vescovi hanno incoraggiato i fedeli a farsi vaccinare, ma si sono fermamente opposti all’obbligo vaccinale: 

A mo’ di consuntivo: stando alle ultime cifre ufficiali, pubblicate venerdì 24 settembre, il Togo conta poco più di 25mila casi di Covid–19, fra cui si contano 219 decessi e quasi 22mila pazienti guariti. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio] 

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