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Gli angeli hanno tanta energia perchè si nutrono. Il loro cibo è il “Pane”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 27/09/21
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L’angelo, avendo un “corpo sottile” luminoso, ha una energia diversa anche perché non corrotta dal peccato originale e non risente delle turbative spirituali a cui l’essere umano è soggetto

La grande energia degli angeli, che non è quantificabile, è dovuta al fatto che si nutrono in modo costante. Inoltre, i messaggeri celesti hanno il senso del gusto. 

E’ la tesi illustrata dallo studioso di angeli Marcello Stanzione nel libro “Anghelosophia - part 2” (Tau editrice)

La necessità di un nutrimento

Gli angeli, scrive Stanzione, sono mossi dall’energia che il Padre celeste ha donato loro nell’atto della creazione che è inestinguibile. Ma tuttavia ha necessità di un nutrimento.

Come l’uomo necessita di nutrirsi per vivificare il suo corpo ed avere l’energia necessaria per le sue funzioni vitali, anche gli angeli debbono necessariamente nutrirsi.

Come l’energia dell’anima umana

Il mondo angelico ed il mondo umano non sono due mondi separati ed ontologicamente autonomi, ma sono mondi che si compenetrano e vivono della gloria di Dio.

Quando perciò parliamo di energia possiamo per analogia pensare all’energia che possiede l’anima umana. L’anima umana ha una energia che si lega ontologicamente al suo composto con il corpo e resta una attività complessa per la doppia natura, anima e corpo, dell’essere umano.

L’angelo, avendo un “corpo sottile” luminoso, ha una energia diversa anche perché non corrotta dal peccato originale e non risente delle turbative spirituali a cui l’essere umano è soggetto.

Potenti ma non come gli angeli

Attualmente le energie dell’uomo, invece, sono limitate dalla sua attuale condizione, ma sappiamo che possono essere davvero immense. Leggendo la vita di santi e testimoni del vangelo ci si rende conto di come “piccole persone” abbiano compiuto opere titaniche.

«I miracoli di Dio agiscono nel mondo non entrando nel numero delle sue forze fisiche ma agendo sulla struttura metafisica della creazione» .

Gli angeli esercitano una azione di incommensurabile potenza sulla struttura della materia. Le leggi che governano il mondo sono anche trascendenti e metafisiche e gli spiriti celesti ne sono partecipi in modo potente.

Gli ultimi tempi

Basti pensare al loro ruolo negli ultimi tempi in cui sono protagonisti principali della venuta della Gerusalemme celeste e della lotta finale contro il drago infernale.

«Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo. Alla voce e al suono della tromba di Dio» (1Ts 4,16-17).

Il “Pane degli angeli”

Possiamo anche ammettere che l’angelo abbia il gusto perché sappiamo che gli angeli si nutrono, essendo creature, ed è impensabile che non provino nessun sapore nel nutrimento di cui loro hanno necessità.

Il nutrimento angelico, o pane degli angeli (come è per tradizione chiamato), non può essere insapore e solo “carburante” celeste, ma deve avere necessariamente un gusto che sarà certamente diverso da quello che l’uomo con il corpo può sentire, ma per analogia creaturale con l’essere umano e tutte le creature a noi note-vegetali compresi.

“Gusto spirituale angelico”

Un gusto deve averlo obbligatoriamente e questo deve essere tangibile dall’angelo. Potremmo definirlo un “gusto spirituale angelico”. Non possiamo omettere da questa considerazione quante volte la Parola ci presenti il banchetto del regno di Dio dai testi profetici (Is 25,6) ai sinottici (Mt 8,11-12; 22,1-14; Lc 13,28-29; 14,15-24)

Il pane degli angeli (Cfr Sal 78,25) non è altro che il corpo di Cristo, ovviamente, e le creature angeliche possono cibarsi di Cristo non mediante la fede, ma mediante la visione diretta.

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