In queste settimane, circola su WhatsApp una diceria sul presunto uso di nanotecnologie nei vaccini Pfizer e Moderna e sul fatto che agiscano a livello “sperimentale con l'RNA messaggero”. Si afferma inoltre che questi vaccini “riscrivono, disgregano e alterano il materiale genetico, cosa considerata finora un atto criminale”. È tutto FALSO: i vaccini non contengono “nanotecnologie, un gene o un enzima azionabile” e non alterano il materiale genetico delle nostre cellule.
“Sapete che i vaccini – Pfizer o Moderna – contro il presunto Covid-19 agiscono a livello sperimentale con il vostro RNA messaggero con nanotecnologia incorporata, con un gene o un enzima 'azionabile' in base a interessi oscuri, e che questi vaccini riscrivono, disgregano e alterano il materiale genetico, cosa considerata finora un atto criminale?”, si legge.
In primo luogo, spiega Catholic-Factchecking.com, gli ingredienti dei vaccini sono pubblicati e chiunque può avervi accesso. In nessuno di quelli approvati si specifica l'utilizzo di una “nanotecnologia azionabile”, né negli ingredienti né nella tecnologia su cui si basano, il cui funzionamento è già stato spiegato. Quello che inseriscono i vaccini a mRNA, come quelli Pfizer o Moderna, è una capsula lipidica sintetizzata artificialmente, che serve a portare il materiale genetico alle cellule in modo efficace. Una volta arrivate all'interno della cellula, queste nanoparticelle grasse si fondono con la membrana cellulare rilasciando il loro contenuto, come ha spiegato nel suo blog Lluís Montoliu, biotecnologo del Centro Nazionale Spagnolo di Ricerca (CSIC). Questo sistema è considerato nanotecnologia, definito semplicemente come la scienza di manipolare la materia su scala atomica, ma non è affatto “azionabile”.
Il messaggio afferma anche che i vaccini “riscrivono, disgregano e alterano il materiale genetico”, affermazione che abbiamo già confutato. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) assicurano che sia i vaccini a mRNA che quelli a vettore virale “portano istruzioni (materiale genetico) alle nostre cellule e iniziano a costruire la difesa contro il virus che provoca il Covid-19”. Ad ogni modo, “il materiale non entra mai nel nucleo della cellula, in cui è immagazzinato il nostro DNA”. L'organismo indica quindi che “il materiale genetico nei vaccini non può affatto influire o interagire con il nostro DNA”.