Dall'inizio della pandemia di coronavirus nel febbraio 2020, almeno il 15% dei cardinali elettori ha contratto il Covid-19. Il Collegio dei Cardinali è composto da 219 porporati, 122 dei quali sono elettori.
I cardinali elettori sono quelli con meno di 80 anni, che hanno il diritto di votare ed eleggere un nuovo Pontefice durante il conclave. Di questi, secondo quanto riferisce Catholic Factchecking.com, almeno 18 hanno contratto la malattia da quando è scoppiata la crisi sanitaria.
Dei porporati elettori, l'arcivescovo emerito di Caracas (Venezuela), il cardinale Jorge Urosa, è ricoverato dal 27 agosto. Ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino Sputnik V.
La maggior parte dei cardinali che hanno contratto il virus lo ha fatto prima dell'avvento dei vaccini, o quando le campagne vaccinali erano appena iniziate nei loro Paesi.
I primi cardinali a contrarre il nuovo coronavirus sono stati Philippe Ouedraogo, arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso), e Angelo De Donatis, Vicario generale di Roma, entrambi risultati positivi il 30 marzo 2020. Il cardinal De Donatis è stato ricoverato per dieci giorni al Policlinico Gemelli.Tra gli altri cardinali che hanno contratto la malattia ci sono Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa.