L’esorcista don Gabriele Amorth (1925-2016), da “semplice” parroco è stato iil “regista” di uno degli eventi più straordinari della Chiesa italiana: la consacrazione dell’Italia a Maria avvenuta nel 1959.
Lo riporta Domenico Agasso in “Don Amorth – La biografia ufficiale” (Edizioni San Paolo).
Anno cruciale, per padre Amorth, è stato il 1958. Il suo padre spirituale, don Giacomo Alberione, gli dice di trasferirsi a Roma alle edizioni Paoline da lui fondate. Dopo i primi quattro anni di ordinazione sacerdotale lui vede questo cambiamento come un “freno” alla carriera da prete. Invece, proprio questo trasferimento sarà l’inizio della pagina più bella che ha scritto nella sua vita.
«E’ stato allora - dice don Amorth - «mi è venuta l’idea, suggerita da un confratello morto in concetto di santità, don Stefano Lamera, di consacrare l’Italia al Cuore Immacolato di Maria: non era mai stata consacrata, mai!». Don Amorth ha sempre avuto un debole per la Madonna: si occuperà di giornali mariani, ne scriverà in diversi libri. Dunque l’idea di una consacrazione dell’Italia alla Madre di Dio lo entusiasma e vi si immerge totalmente.
Mentre viene eletto il nuovo Papa, Giovanni XXIII, il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, patriarca di Venezia, il 28 ottobre del ’58, il giovane don Amorth è al lavoro per consacrare l’Italia a Maria. Un’impresa gigantesca, che coinvolgerà tutto il Paese, da nord a sud, e passerà alla storia come uno tra i momenti di maggiore esposizione del mondo cattolico, nell’Italia che mostra i primi segni di cambiamento, religioso e culturale e, in particolare, economico.
Racconterà don Amorth che «un gesuita, padre Mason, ci ha suggerito: “Fate venire la Madonna di Fatima e sia lei a predicare al vostro posto, vada in elicottero in tutti i capoluoghi di provincia”. L’elicottero era l’unica forma per essere rapidi, l’abbiamo avuto grazie all’aiuto di Andreotti, che mi ha sempre aiutato. Bene, abbiamo preparato il calendario e subito tutti i vescovi lo hanno approvato. Così abbiamo cominciato il 25 aprile del 1959 a Napoli, e abbiamo girato tutti i capoluoghi di provincia fino alla fine dell’estate».
La consacrazione dell’Italia è stata fatta a Catania durante il Congresso Eucaristico Nazionale, il 13 settembre. «C’erano pochi mesi e dovevamo andare dappertutto senza badare se era domenica o se erano giorni feriali... uno o due giorni in ogni città e poi via». Impresa gigantesca, che coinvolgerà tutte le contrade d’Italia, con la Madonna di Fatima che arriva in elicottero, accolta ovunque da folle plaudenti e commosse.