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Dio non emargina nessuno, ma va ai margini di ogni storia

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Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 17/09/21
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Non dobbiamo pensare all'importanza dei personaggi del Vangelo facendone una questione di numeri. Le donne ad esempio sono sempre a degli snodi cruciali, sono presenze irrinunciabili, sono la conferma che Dio cura anche i retro scena della storia e arriva fino ai margini, anche della società.

In quel tempo, Gesù se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.
C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni,
Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. (Lc 8, 1-3)

Se l’importanza di qualcosa in un racconto, la si deve misurare dalla quantità di spazio che le si dà all’interno della narrazione, allora hanno ragione quelli che dicono che il Vangelo non parla troppo delle donne, o che in netta percentuale minore rispetto agli uomini.

Ma se l’importanza è data dal posto strategico che una cosa ha all’interno di un racconto, dovremmo dire che agli incroci più decisivi non solo del vangelo, ma di tutta la storia della salvezza, c’è sempre una donna decisiva.

C’è sempre un palco e un dietro le quinte, ma ciò che fa funzionare uno spettacolo è sempre il dietro le quinte. Il cristianesimo è fatto di un dietro le quinte straordinario che è abitato soprattutto da donne insostituibili. Non è una buona scusa per relegare in seconda fila il ruolo della donna, è invece un ottimo motivo per comprendere che a Dio non piace il palco ma il dietro le quinte.

In paradiso ci accorgeremo che il posto più vicino alla Santissima Trinità è occupato da una donna: Maria, il dietro le quinte che ha permesso tutta la nostra salvezza. Perché Dio: “ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.

Ma Gesù ci ha abituati per tutta la sua vita a colpi di scena, a autentici “scandali” che hanno costretto i suoi contemporanei e anche i suoi discepoli a fermarsi e guardare con più attenzione le cose. Il rapporto che Egli intesse con le donne non è solo strumentale. La donna, nella mentalità del Vangelo, rappresenta uno dei margini dove il Figlio di Dio decide di andare.

Gesù non lo fa per lotta politica o ideologica ma perché convinto che nei “margini” della storia o della società si incontra autenticamente Dio. Escludere le donne è privarsi in un certo senso di un modo attraverso cui Dio si fa presente.

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