Sono già 40 gli attacchi registrati contro chiese cattoliche in territorio statunitense nel corso del 2021.
La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha divulgato sul suo sito un rapporto che elenca le chiese cattoliche attaccate nel Paese dal maggio 2020, giungendo ad almeno 95 episodi, considerando solo i casi conosciuti e confermati.
Dal gennaio 2021 alla prima settimana di settembre, sono già 40 i casi che si sono verificati. In 29 Stati del Paese ci sono state chiese che hanno subìto incendi dolosi e atti di vandalismo, dai saccheggi alla decapitazione di immagini sacre.
La presidenza dell'episcopato statunitense ritiene che “la Nazione viva un momento straordinario di conflitto culturale”, e aggiunge che “la via che dobbiamo seguire è quella della compassione e della comprensione praticata e insegnata da Gesù e dalla Sua Santissima Madre”. I vescovi chiedono quindi che “anziché distruggere contempliamo le immagini di questi esempi dell'amore di Dio”, per adottare il modello di Gesù e “rispondere alla confusione con comprensione e all'odio con amore”.
Il comunicato dei vescovi esorta anche i fedeli a pregare per i vandali, che siano “individui problematici che chiedono aiuto” o “agenti dell'odio che cercano di intimidire”. I loro attacchi “sono segni di una società che ha bisogno di guarire”.
L'episcopato osserva che “le azioni umane sono chiare, ma le motivazioni ancora non lo sono”. Questo contesto di vandalismo è comunque “un'opportunità per testimoniare la nostra speranza nel Signore, la cui bellezza si rivela nella Croce”.
L'atto di vandalismo più recente registrato sul sito della USCCB è del 5 settembre, quando alcuni criminali hanno danneggiato targhe, porte e pareti della chiesa di San Luigi a Louisville, in Colorado, come rappresaglia nei confronti dell'entrata in vigore della Legge sul Battito Cardiaco in Texas, che impedisce di realizzare aborti in quello Stato quando i medici constatano i battiti del cuore del bambino in gestazione.
La difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale ha subìto attacchi furiosi da parte di vari gruppi di attivisti ideologici che fanno appello ad argomentazioni “pro-diritti”, anche se si tratta di diritti inesistenti, come quello di sterminare bambini ancora non nati.
Tra quanti usano queste argomentazioni per attaccare esplicitamente la difesa della vita ci sono varie figure, dal Presidente democratico Joe Biden a sette sataniche che invocano il “diritto” di eseguire aborti come “riti sacri”.
Non può non richiamare l'attenzione il legame significativo tra gli attacchi alle chiese cattoliche e quelli alla vita umana.