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Siamo in festa per Maria e l’era di grazia e libertà che Lei inaugura

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Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 08/09/21
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La Natività di Maria è è ciò che si avvicina di più al mattino di Pasqua. Con la nascita della Madonna ha inizio l’attimo che il Vangelo chiama “pienezza dei tempi”.

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,
Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,
Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,
Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,
Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,
Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,
Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,
Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
"Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele", che significa Dio-con-noi.
(Mt 1, 1-16. 18-23)

Oggi la liturgia ci fa festeggiare la natività di Maria. Un antico inno così recita:

“Ti salutiamo o fresca e dolce aurora

tu che precorri e annunci il sole vero

vaticinata Vergine, ai mortali

l’Emmanuel Gesù per sempre doni”.

Maria è l’aurora di un giorno senza tramonto che si chiama Gesù Cristo, l’Emmanuele, il Dio con noi.

Questa festa quindi è ciò che si avvicina di più al mattino di Pasqua. Con la nascita della Madonna ha inizio l’attimo che il Vangelo chiama “pienezza dei tempi”. Ma la storia della salvezza non viene dal nulla, essa attraversa i secoli.

Per questo nel Vangelo di oggi leggiamo la genealogia della stirpe di Davide. E alla fine di questo elenco Giuseppe, che è colui che amando, accogliendo e custodendo Maria, farà intersecare le attese di Israele con la nascita del Salvatore.

Fin dall’eternità Dio aveva pensato a questa donna, a questa storia, a questa famiglia, a questo amore per dare vita alla venuta del Figlio in mezzo a noi. Ma ognuna di queste persone partecipa a questo sogno di Dio con la propria libertà. Nessuno obbliga Maria o Giuseppe a fare ciò che hanno fatto.

Questo li rende efficaci perché la Grazia di Dio quando si allea con la nostra libertà partecipa dell’onnipotenza di Dio. Ecco perché non è un’esagerazione ciò che San Bernardo dirà proprio di Maria definendola “onnipotente per Grazia”.

Maria può tutto perché la sua libertà si è alleata completamente con Dio. Oggi è la festa di Colei che essendo la più libera di tutti ha detto il suo si all’opera di Dio ed è divenuta “quarta in Trinitate”. Questa donna, per Grazia, è anche nostra Madre. #dalvangelodioggi

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