A 12 anni, John Ray è un giovanotto inarrestabile. Affetto da distrofia muscolare, malattia altamente invalidante che lo obbliga a stare in sedia a rotelle, John tuttavia non si lascia abbattere, come mostra un video postato da sua madre sui social network. Sognava di diventare agricoltore come suo padre, e finalmente ha potuto realizzare il suo sogno grazie a una sedia a rotelle perfettamente equipaggiata per le attività agricole.
Per i genitori di John, questa vittoria sa di miracolo, perché quando appresero della malattia del figlio – che all’epoca aveva appena sei settimane di vita – i medici non avevano dato loro fiducia:
Quando è nato – ricorda mestamente Trina, la madre – il suo pronostico non era buono. I medici non si aspettavano che vivesse tanto a lungo.
Un gusto per il mestiere più forte di tutto
Abituato ad andare sul trattore fin dall’infanzia, John ha preso naturalmente gusto al mestiere di agricoltore. Vedendo farsi sempre più pressante il desiderio del figlio di impegnarsi nelle attività agricole malgrado la sua sedia a rotelle, i genitori hanno cercato una soluzione onde permettergli di realizzare il suo sogno. È stato guardando una trasmissione di caccia che il padre ha scoperto un tipo di sedia a rotelle a cingoli, che però costa molto caro. Fortuitamente ne hanno trovata una d’occasione: l’hanno comprata e le hanno apportato alcune modifiche, come ad esempio l’aggiunta di un grande pezzo di legno davanti, per spingere il cibo per le vacche.
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Da allora John si dedica a fondo alla fattoria – che sia nel granaio o nei campi.
Abbiamo piantato delle patate e attaccato il carretto allo schienale della sua sedia – ha dichiarato con fierezza il padre –: noi l’abbiamo caricato e lui lo tirava. È una cosa che non era mai stato capace di fare, prima. Adesso può andare ovunque.
Se John mi ha insegnato qualcosa – ha dichiarato da parte sua la madre, anch’ella assai fiera del coraggio del figlio di fronte alle avversità –, è la perseveranza: non c’è niente di cui dica “non posso farlo”.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]