Polemiche per il video postato da un prete francese su TikTok in cui rispondendo ad una domanda, prende una posizione molto ambigua sull’omosessualità.
Il video è stato postato la scorsa settimana da “PèreMatthieu”, sacerdote molto seguito su TikTok con oltre 600.000 followers.
“Si può essere gay ed essere ancora cristiani?”, chiede un follower di p. Matthieu. Accompagnato da un sottofondo musicale e davanti alla telecamera, il giovane sacerdote si esprime liberamente, rilanciando un’altra domanda: “Essere omosessuale o praticare l’omosessualità è peccato?”. “Sinceramente no”, risponde, per poi passare in rassegna brevemente vari riferimenti all’argomento nell’Antico Testamento o nelle lettere di Paolo, e menzionare le difficoltà nella traduzione di alcuni termini greci. “Non è scritto da nessuna parte, né nella Bibbia, né nel Catechismo della Chiesa Cattolica, che praticare l’omosessualità sia un peccato”, afferma.
Per poi aggiungere: “Dio, che è amore, potrebbe tenere rancore verso due persone dello stesso sesso che si sono amate per tutta la vita, che si sono prese cura l’una dell’altra con fedeltà, sincerità e perdono?” (Agensir, 30 agosto).
La diocesi di Sens e Auxerre – a cui fa riferimento il sacerdote, fa una precisazione sul proprio sito internet: “Come molti sacerdoti, padre Jasseron si esprime a titolo personale, senza aver ricevuto una missione particolare”.
L’impatto però che questi interventi social hanno sul pubblico, richiede che i sacerdoti presenti in questi ambito possano “beneficiare di una più ampia competenza per poter coinvolgere la Chiesa”.
Interpellato dal quotidiano La Croix (28 agosto) sul prete che su TikTok ha parlato di omosessualità, il direttore della diocesi padre Vincent Breynaert ha spiegato:
Venerdì scorso, anche la Conferenza episcopale francese è intervenuta con un tweet (poi rimosso), in risposta alla vicenda:
Preparato a rivolgersi, normalmente, ai propri parrocchiani, scrive Avvenire (1 settembre), qualunque prete, nell'ambiente digitale, può ritrovarsi davanti una "assemblea" di tutt'altra misura e composizione, (specie se interviene su temi ai quali l'opinione pubblica è fortemente sensibile) senza esservi preparato o, peggio, subendo la seduzione dell'improvvisa popolarità.