Ci sono mistici dei nostri giorni, o quasi, che hanno avuto incontri ravvicinati con il diavolo, riportati anche nei loro processi canonici. Basti pensare a Natuzza Evolo o Padre Pio. E’ meno nota Maria Bolognesi, grande mistica del ventesimo secolo.
Nel suo caso sarebbe stato Gesù a “concederle” la tentazione, a “stimolare” l’ingresso temporaneo nel diavolo della sua vita. Ne parla Don Marcello Stanzione nel libro L’universo demoniaco (Sugarco edizioni), in uscita nei prossimi giorni, di cui diamo una anticipazione.
Il “fidanzamento spirituale”
Maria Bolognesi nacque a Bosaro, in provincia di Rovigo, il 21 ottobre 1924 e morì a Rovigo il 30 gennaio 1980. È stata beatificata il 7 settembre 2013. Soffrì molto a causa di varie malattie e la morte all’età di cinquantasei anni non le consentì di portare a termine il suo progetto di assistenza ai bisognosi. Fu un esempio di preghiera, umiltà e apostolato.
Nel periodo del fidanzamento spirituale (aprile 1942-aprile 1955) Gesù mette infatti alla prova Maria, assoggettandola alla tentazione demoniaca. Certamente la possessione diabolica (1940- 1942) aveva precedentemente approfondito la già acquisita convinzione di Maria di nulla poter compiere senza l’aiuto divino.
“Vedi il diavolo?”
Il 24 luglio 1943 a Maria, che asseriva «vorrei soffrire da sola per il bene di tutti» (alludendo ai patimenti collegati con il secondo conflitto mondiale), Gesù stranamente controbatte: «Maria, hai mai visto il diavolo?» e a lei, che risponde negativamente, soggiunge: «Maria, non temere: vedi il diavolo?». «Mio Dio, quanto brutto il diavolo, se non fossi con te, Gesù, quanto spavento avrei preso».
La prima apparizione del diavolo
Da questa data a quella della prima apparizione diabolica trascorrono quasi sei mesi. Nel frattempo, e precisamente il 2 gennaio 1944, il Signore le concede di sperimentare i suoi dolori tramite la prima sudorazione sanguigna. Il 7 gennaio, ossia cinque giorni dopo questa sperimentazione dolorosa della Passione del Signore, Gesù parla ancora di Satana: «Stavo pregando, sono le ore 21 e 5 minuti. Una grande luce illumina tutta la stanza. Gesù mi dice: “Maria, sta’ attenta, non temere”».
Il diavolo tra Maria e il diavolo
Gesù scompare e a lei che stava recitando il rosario un signore vestito «da gran re» si rivolge con le seguenti parole:
“Che paura”
E il racconto di questa prima tentazione demoniaca si conclude così: «Misericordia, che orribile fiamma nella mia finestra. Che paura!». La narrazione del primo incontro con Satana contiene sostanzialmente tutti i risvolti delle successive tentazioni demoniache.
Fu il primo di una serie di “incontri”, otto per la precisione, che sconvolsero la mistica: fu attraverso questa via di sofferenza che raggiunse l’incontro con il Signore.