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Le 5 sorelle biologiche diventate suore nell’arco di due anni

As irmãs biológicas que se tornaram freiras no instituto Iesu Communio
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Francisco Vêneto - pubblicato il 13/08/21
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A poco a poco, Gesù ha chiamato alla vita religiosa le sorelle Jordán, Francesca, Amada, Ruth Maria e Nazareth

La storia di cinque sorelle biologiche diventate suore nell'arco di appena due anni ha richiamato l'attenzione dei cattolici in Spagna, Paese natale della famiglia, che oltre alle cinque figlie ha anche due figli maschi.

Le ragazze sono entrate tutte nell'istituto di religiose contemplative Iesu Communio, fondato nel 2010 a Burgos, nel nord del Paese. La prima è stata Jordán. L'anno successivo sono entrate Francesca e Amada de Jesus, due mesi dopo è stata la volta di Ruth Maria, la più grande delle cinque. Dopo altri sei mesi, è entrata anche Nazareth.

Il percorso delle cinque sorelle religiose è stato diffuso in un video dell'istituto. Amada de Jesus ha dichiarato che “è stata una grande sorpresa per tutti quando nostro Signore ha chiamato tutte e cinque noi sorelle nell'istituto nell'arco di due anni”. Le ragazze non parlavano tra loro della vocazione religiosa: “Non sapevamo di questa sete che lo Spirito Santo stava suscitando in noi”.

“Dio ha i Suoi progetti, e conosce il momento e il luogo per ciascuna”, ha aggiunto.

Nel video istituzionale, suor Amada de Jesus riferisce di aver coltivato fin dall'infanzia “un rapporto molto semplice” con Dio, ma che non è stato facile da discernere e accogliere la chiamata alla vita religiosa:

“A un certo punto ho saputo che Egli mi voleva per Sé, e solo a pensarlo ero piena di gioia, ma pensavo anche che la vocazione era una rinuncia a diventare moglie e madre. Mi mettevo davanti a Lui e Gli chiedevo di non chiamarmi a rinunciare a questo”.

Amada de Jesus ha partecipato ad alcuni incontri organizzati dall'istituto Iesu Communio nella sua parrocchia, in cui le religiose condividevano esperienze di “riscatto e guarigione”. All'epoca studiava Pedagogia con enfasi sull'educazione speciale, il che si è ripercosso sulla sua vita personale:

“Dio era nelle persone disabili, e voleva ottenere il meglio da me come persona. La mattina studiavo e pensavo a quelli che sarebbe stato positivo per questa o quella persona. Alla fine, la pienezza è la donazione di se stessi. Siamo fatti per amare ed essere amati, ed Egli è la fonte dell'amore”.

Quanto ha notato che Gesù la chiamava a consacrarsi interamente a Lui, Amada è andata a parlare con la madre superiora dell'istituto: “Avevo bisogno di sapere se era vero o se mi stavo inventando tutto”.

Da allora sono trascorsi 13 anni. Oggi Amada de Jesus dichiara:

“Il dono della consacrazione non ha eguali. Oggi resto qui per amore nei Suoi confronti, e sento che Egli mi ama moltissimo. Sento di essere profondamente amata da Lui. Gratuitamente”.

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