Omicidio di un prete in Francia. Il corpo senza vita di un religioso, padre Olivier Maire, 60 anni, provinciale superiore dei missionari di Monfortains, è stato scoperto il 9 agosto a Saint-Laurent-sur-Sèvre, in Vandea, nell'ovest della Francia (Avvenire, 9 agosto).
Lo comunicano la diocesi e la gendarmeria di Mortagne-sur-Sèvre, citati dai media locali. Secondo France 3, il corpo sarebbe stato ritrovato su segnalazione di un uomo che si è presentato alla gendarmeria.
Secondo il settimanale di estrema destra Valeurs Actuelles, si tratterebbe del rifugiato ruandese Emmanuel Abayisenga che un anno fa diede fuoco alla cattedrale di Nantes. L'uomo avrebbe ammesso di aver ucciso il prete che l'aveva accolto nella sua comunità di Saint-Laurent-sur-Sèvre, Olivier Maire, di 60 anni (Ansa, 9 agosto).
La conferenza dei vescovi e quella dei religiosi e religiose di Francia esprimono «profonda tristezza» e il loro «timore» in seguito alla morte di padre Olivier Maire.
Quello in Vandea, scrive Avvenire, è L'ultimo di una serie di omicidi registrati in Francia, negli ultimi anni, ai danni di un religioso. L'ultimo attacco mortale, lo scorso 29 ottobre, vide protagonista Brahim Aouissaoui, tunisino di 22 anni, che uccise a coltellate due fedeli e il sagrestano della basilica di Notre-Dame-de-l'Assomption a Nizza (sud-est della Francia), prima di essere immobilizzato e gravemente ferito dalla polizia.
Nel 2016, padre Jacques Hamel, sacerdote di Saint-Etienne-du-Rouvray, venne sgozzato nella sua chiesa da Abdel Malik Petitjean e Adel Kermiche, uccisi dalla polizia. Un omicidio poi rivendicato dall'Isis. Episodi ancora freschi nella memoria dei francesi che oggi sono tornati a vivere l'ennesima violenza ai danni di un esponente del mondo cristiano.