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Incendi in Sardegna: la Chiesa dona i primi 50mila euro per le zone colpite

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 27/07/21
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I vescovi: il nostro è un grido di dolore. Aperto il conto per le donazioni. Alcuni sfollati delle case riposo sono stati ospitati al seminario di Bosa

La Chiesa della Sardegna va in aiuto alle popolazione colpite dagli incendi. Oltre ad aver ospitato nel seminario di Bosa un gruppo di anziani che sono stati sfollati dalle rispettive case di cura, il vescovo della diocesi più colpita, cioè quella di Bosa Alghero, ha previsto una donazione immediata di 50mila euro a favore delle persone colpite dai devastanti roghi. In più è stata aperta una campagna di donazione a cui tutti possono aderire. 

Migliaia di sfollati e oltre ventimila ettari di territorio sono andati perduti nell’incendio che ha devastato il Montiferru (tra Oristano e Alghero) e parte della Planargia (tra Oristano e Nuoro). Ad essere colpite gravemente le comunità di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Tresnuraghes, Sennariolo e Scano di Montiferro. 

Tante le famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni per mettersi in salvo dall’avanzare delle fiamme. Che, in alcuni casi, hanno completamente distrutto i sacrifici di tutta una vita. Stessa situazione per le aziende agricole e per gli allevamenti di bestiame, inceneriti dal fuoco.

Da subito si è messa in moto la macchina degli aiuti volontari. Che hanno offerto sicurezza soprattutto alle persone che si trovavano in situazione di estrema necessità.

L’intera Diocesi di Alghero-Bosa, «addolorata per quanto accaduto», intende offrire un mezzo per poter aiutare quanti in questo momento stanno soffrendo. E ha predisposto «un apposito “Fondo” per raccogliere le offerte da destinare alla causa».

Il fondo, denominato “Emergenza Incendi Montiferru”, partirà con un contributo di € 50.000 della Diocesi, predisposto dal Vescovo Mauro Maria Morfino (Diocesi Alghero Bosa).

«Come Vescovi della Sardegna - si legge in una nota della Conferenza Episcopale Sarda - proviamo un senso di sgomento infinito nel vedere ancora una volta, a causa degli incendi, la nostra gente soffrire e il nostro territorio bruciare».

«Il nostro è un grido di dolore e di solidarietà - proseguono i vescovi -. E' rivolto a coloro che hanno visto devastate le loro aziende, gli allevamenti e i prodotti. Mentre verifichiamo – con loro e con tutti i sardi – a quale affronto è sottoposta una natura bella e incontaminata, mai troppo apprezzata e né talvolta difesa» (www.sardegna.chiesacattolica.it).

Anche la Caritas diocesana di Cagliari esprime sofferenza, solidarietà e prossimità verso le popolazioni dei paesi devastati dagli incendi. La stessa Caritas diocesana, si legge in una nota, è a disposizione per collaborare in stretta sinergia con la Caritas della Diocesi più colpita, quella di Alghero-Bosa, a seconda delle necessità.

In vista dell’avvio di progetti specifici si può intanto contribuire versando da subito le offerte sui conti della Caritas diocesana di Cagliari, specificando nella causale “Emergenza incendi Sardegna” (Caritas Cagliari).

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