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È quando condividiamo che Dio compie miracoli

PAPIEŻ FRANCISZEK
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Vatican News - pubblicato il 26/07/21
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Alla catechesi dell'Angelus, il Papa cita l'episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci narrato nel Vangelo odierno. A Gesù basta il poco o niente che possiamo dare per fare cose grandi, spiega il Pontefice. La logica del dono è dunque alla base del miracolo compiuto da Cristo che, con soli cinque pani e due pesci offerti da un giovane, può sfamare le cinque mila persone radunate per ascoltarlo

La logica di Dio è quella della piccolezza e del dono ed è opposta alla logica umana che tanto ama moltiplicare e preferisce le addizioni alle divisioni. Anzi, alle con-divisioni. Ce lo ricorda proprio con matematico linguaggio, Papa Francesco commentando all'Angelus il Vangelo di questa XVII domenica del Tempo Ordinario dedicata agli Anziani e ai Nonni di tutto il mondo. "È curioso - dice il Pontefice - che nei racconti della moltiplicazione dei pani presenti nei Vangeli non compare mai il verbo moltiplicare" ma che, sottolinea, "i verbi utilizzati sono di segno opposto: spezzare, dare, distribuire”.

Potrebbe sembrarci un ulteriore paradosso ma, prosegue il Pontefice, mentre noi desideriamo moltiplicare per il nostro bene, è "la divisione, la condivisione, che accresce l’amore e permette a Dio di compiere prodigi". Quale è allora l'insegnamento di Cristo che emerge dal racconto evangelico del miracolo della moltiplicazione  di quei cinque pani e due pesci, che appartenevano ad un giovane? Francesco suggerisce di "metterci al posto di quel ragazzo":

I discepoli gli chiedono di condividere tutto quello che ha da mangiare. Sembra una proposta insensata. Perché privare una persona, per lo più un ragazzo, di quello che si è portato da casa e ha il diritto di tenere per sé? Perché togliere a uno ciò che comunque non basta a sfamare tutti? Umanamente è illogico. Ma per Dio no. Anzi, proprio grazie a quel piccolo dono gratuito, e perciò eroico, Gesù può sfamare tutti. È un grande insegnamento per noi. Ci dice che il Signore può fare molto con il poco che gli mettiamo a disposizione.

Il Papa rende poi attuale l'invito di Gesù, calandolo in una delle realtà di oggi più drammatiche, la fame e la malnutrizione:

Anche oggi il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione. Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli.

Davanti a questo scandalo, l'incoraggiamento è quello di non aver paura di mettere a disposizione di Cristo e dei fratelli anche il poco che si possiede:

Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: “Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell’amore, credi nel potere del servizio, credi nella forza della gratuità”.

Ed è a colei che "ha risposto sì all’inaudita proposta di Dio", che Papa Francesco rivolge la sua invocazione affinché ci aiuti ad aprire il cuore ai bisogni degli altri. Dopo la benedizione, il Pontefice fa riferimento all'odierna Prima Giornata dedicata ai Nonni e agli Anziani, invitando i più giovani a portare loro il suo messaggio ispirato alla promessa di Gesù “Io sono con te tutti i giorni”.

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