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Greta Riccardi: ginnasta travolta da un tir, oggi porta la sua squadra in Serie B

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Giovanna Binci - pubblicato il 21/07/21
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Nel 2017 viene travolta da un tir uscita da scuola. Quattro anni dopo, Greta Riccardi torna sul podio della ginnastica ritmica contro ogni previsione e trascina le sue compagne in Serie B.

La vita assomiglia a quel nastro che Greta tiene tra le mani: ti ipnotizza nel suo fluire armonioso e perfetto, nei volteggi sospesi in aria e persino in quegli stacchi imprevisti e nei repentini cambi di direzione. 

Mi ha colpita il testo che questa ginnasta diciannovenne ha scritto sotto una foto sul suo profilo Instagram:

Promessa della ginnastica ritmica, nel 2017, uscendo da scuola a Pavia, viene travolta da un tir attraversando la strada. Il flusso armonioso di una vita fatta di sogni, allenamenti e tanti traguardi raggiunti con ore in palestra da quando aveva cinque anni, sembra interrompersi.

Le certezze crollano, ma Greta non perde la presa di quel nastro. Lo tiene ancora stretto. Non perde conoscenza mentre i soccorritori la tirano fuori e viene trasferita in terapia intensiva al San Matteo dove la situazione appare subito grave per le lesioni a gambe e bacino. 

Il pensiero va di nuovo a quel nastro: forse è tutto finito? 

La ginnasta resta in quel letto di ospedale per cinque mesi, decisa a non abbandonare la presa neanche davanti alla prospettiva di una riabilitazione lunga e dolorosa

Immagino questa ragazza, col suo body di paillettes e il nastro in mano, fermo, a terra ed è come se anche questo fosse parte di una delle sue coreografie.

Che la ritmica è fatta di corpo e attrezzi e tutto sta nell'armonia con cui queste due parti si relazionano. Anche nella stasi forzata del dolore, il flusso dentro questa ragazza non si è mai fermato. L'anima di cui parla Calvino è ancora piena della stessa tenacia e della stessa determinazione che l'hanno guidata su tanti podi.

La vita assomiglia proprio al nastro che Greta tiene tra le mani: non la puoi controllare, puoi danzare con lei, creare meravigliose coreografie che si incastrano perfettamente in quel flusso, anche se quel nastro prende pieghe improvvise. Possiamo scrivere nell'aria una storia meravigliosa. 

Per un attimo tutto è stato travolto dagli eventi, dalla paura della fine, dalla vita che continua là fuori e ti sbatte davanti quello che non puoi (ancora) fare. Greta accoglie tutto come stimolo prezioso:

La capitana della squadra di ritmica pavese non solo è tornata, ma ha trascinato la sua squadra al traguardo della serie B

C'è anche un altro obiettivo da centrare a settembre: entrare alla facoltà di fisioterapia per

E allora il flusso straripa di nuovo, come nella frase di Calvino, ma questa volta è felicità pura e gratitudine

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