La libertà è la via e la meta. Il sogno che abita nella mia anima e il mio desiderio più profondo.
Libero da attaccamenti malati e schiavitù che non mi permettono di volare in alto. Libero di essere me stesso senza pretendere di accontentare tutti con la mia vita. Per amare senza paura di lasciare il cuore ancorato, anche se fa male sempre.
Libero di toccare il cielo senza rinunciare ad essere me stesso in ogni momento. Libero dal mio passato e consapevole di quanto sia importante ciò che ho vissuto per diventare quello che sono oggi.
Non importano gli anni trascorsi, tutto conta. L'importante è che doni il cuore con libertà e viva senza paura di perdere niente.
Libero nella fedeltà agli impegni che ho scelto. E libero per amore per donarmi.
“Dove tutto è orientato solo al dovere e al diritto, all'improvviso tutti i rapporti umani si sono spezzati” - J. Kentenich, Lunes por la tarde,Tomo 2: Caminar con Dios a lo largo del día.
Non esigo il mio diritto di essere amato. Sono libero nel cuore per amare fino alla fine dei miei giorni.
E resto accanto a te per libertà, non per un dovere acquisito, ma perché torno a scegliere quello che avevo scelto in precedenza.
San Paolo era Saulo prima di cadere da cavallo. Pensava di essere libero quando credeva che Dio lo guidasse, e così ha ucciso i cristiani, come un dovere sacro.
Fino a quando ha ascoltato una voce che gli ha cambiato la vita e ha scelto un'altra strada: dare la vita per Colui che aveva perseguitato.
Ha smesso di perseguitare per essere perseguitato. Ha smesso di stare al fianco dei potenti per far parte dei deboli.
Ha abbandonato i doveri per scegliere la libertà dei figli di Dio. Ha smesso di difendere la legge e il diritto per vivere senza protezioni.
Non ha mai dimenticato chi era, e ha dovuto perdonarsi molte volte per il danno causato a tanti innocenti. E il perdono di Gesù lo ha reso libero.
E San Pietro, la pietra rotta, ha pianto per aver rinnegato tre volte. Non si è sentito libero quella notte, e ha misurato le sue parole, si è protetto nei suoi silenzi, perché amava la sua vita.
Si è nascosto perché non voleva perdere i suoi giorni, non era ancora libero. Non era pronto a donare tutto.
A volte sento che la vita si gioca su decisioni libere che prendo quando arriva il momento. Quando sono pronto ad essere libero e a vivere con libertà.
Quel momento arriva quando Dio mi guarda con occhi di misericordia e mi ricorda quanto valgo e chi sono davvero.
E io capisco, alla fine lo capisco, e abbraccio la libertà sognata senza mai dimenticare da dove vengo. Sono debole e peccatore.
Ciascuno ha il suo passato, la sua vita, la sua storia. I suoi dolori e le sue ferite. I suoi momenti difficili e oscuri, e i suoi passi pieni di luce. Ciò che non voglio raccontare agli altri, quello che ancora non mi perdono.
E in base a ciò che ho vissuto ho solo una possibilità. Voglio scegliere nuovamente il cammino della libertà.
Scelgo ciò che è importante perché le apparenze non sono decisive. Adriana Arreola scrive con cuore libero dalla sua malattia:
“Non importa quanto sia oscuro il cammino, c'è sempre luce dentro di noi. C'è sempre forza nel nostro essere. Con un sorriso nell'anima”.
Ed è una grande verità – dentro di me c'è sempre speranza. Dentro di me c'è una libertà alla quale non sono mai disposto a rinunciare.
Un atteggiamento positivo in mezzo alla tormenta. E una pace profonda davanti all'abisso a cui mi conduce la corrente.
Mi giro su me stesso e scalo le montagne più alte senza lasciarmi trascinare dallo scoraggiamento o dalla paura, o dalla tendenza a non far niente.
Scelgo il cammino ripido davanti ai miei occhi e mi sento libero. E scrivendolo vedo che nelle mie parole è riflesso il desiderio più profondo della mia anima.
E anche quello di chi legge le stesse parole. Come ho letto un giorno:
“I libri sono specchi: in essi si vede solo quello che uno ha dentro” - Carlos Ruiz Zafón, L'ombra del vento
Le parole sono solo pilastri su cui si basa la mia vita. Mi costruiscono solo quando nascono da dentro.
E vedendomi specchiato in loro, sboccia dentro di me lo stesso desiderio di essere libero.
Pietro, ascoltando tre volte una domanda che non lo accusa ma lo sostiene, cambia il suo sguardo e il suo cuore:
“Pietro, mi ami tu?”
E sceglie l'amore, perché ora si sente libero. È più di Dio, ed è meno legato a rocce e catene che prima portava nell'anima.
Gli pesavano la sua mancanza di perdono e il suo desiderio frustrato di salvare la vita del Maestro. Ricordava ancora le parole inutili dette in un'ultima cena.
E Paolo, sostenuto dalla voce di Gesù che lo ama, sceglie Lui. Risuona una domanda che non è accusatoria: “Saulo, perché mi perseguiti?”
Lo affronta con il Suo cuore puro e magnanimo, e Saulo capisce senza vedere, nella sua cecità. E crede. E sa di essere libero essendo l'ultimo degli apostoli. Non aveva nulla da perdere.
Entrambi hanno tracciato il proprio cammino verso la libertà. Entrambi partendo da quella domanda posta da un innamorato.
Saulo ha smesso di perseguitare, e Pietro ha smesso di dubitare. Entrambi sono diventati liberi legati a un amore più grande che li ha fatti vivere con pace e senza paura. È quello che desidero anch'io, quella libertà profonda.